Coppie di fatto: arrivano i contratti di convivenza

Coppie di fatto, al via i "contratti di convivenza", uno strumento di tutela per regolare i rapporti "patrimoniali" nelle unioni fuori dal matrimonio. La proposta arriva dal Consiglio nazionale del notariato, che ieri a Roma ha presentato l’Open day informativo e di consulenza dedicato all’iniziativa, in programma il 3o novembre in tutte le sedi distrettuali. In un’Italia ancora indietro sui Pacs rispetto ai vicini europei, i conviventi more uxorio, anche omosessuali, avranno una carta in più per tutelarsi. Si tratta di accordi che naturalmente disciplinano esclusivamente gli aspetti patrimoniali, e che, come ha sottolineato Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio nazionale del notariato, «non entrano nel merito del rapporto: la disciplina della convivenza spetta al legislatore, i notai regolano la parte patrimoniale».
I contratti di convivenza potranno essere stipulati dal notaio a partire dal 2 dicembre. «Si possono sottoscrivere in qualsiasi momento della convivenza - spiega il consigliere nazionale del notariato con delega alla comunicazione, Domenico Cambareri - ma possono anche definire rapporti patrimoniali in caso di cessazione del rapporto, evitando discussioni e rivendicazioni al momento della rottura». Accordi, non però "fac simile", ma tagliati su misura sulle esigenze specifiche dalla coppia. E che potranno disciplinare i diversi aspetti patrimoniali: i criteri di partecipazione alle spese comuni, quelli di attribuzione della proprietà dei beni acquistati nel corso della convivenza, le modalità d’uso della casa di residenza, la definizione dei reciproci rapporti patrimoniali in caso di cessazione della convivenza. Consentendo di tutelare in questo modo, nero su bianco, la parte debole della coppia. Da questi contratti - per i quali non esiste un costo fisso proprio perché variabili a secondo delle esigenze - nascono veri e propri obblighi giuridici a carico della coppia che li sottoscrive.
E anche per quanto riguarda i figli sono ammissibili clausole per la definizione dei rapporti patrimoniali su mantenimento e istruzione. L’iniziativa del Notariato risponde all’esigenza di dare risposte alle crescenti richieste sulla tutela dei diritti per quelle forme di convivenza, tra persone di qualunque sesso, non ancora riconosciute dalla legge italiana. Secondo gli ultimi dati Istat vi è stata, infatti, una progressiva diffusione delle famiglie di fatto in Italia, passata da circa 500mila nel 2007 a 972mila nel 2010-11. In particolare sono proprio le convivenze more uxorio tra partner celibi e nubili ad aver fatto registrare l’incremento più sostenuto arrivando a 578 mila. Dal 18 novembre una campagna dedicata sarà online sul sito www.contrattidiconvivenza.it.
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