Le condizioni di Pechino per aiutare l'Europa

La Cina c'è e ci sarà. «Abbiamo ripetuto tante volte che siamo pronti a tendere una mano e ad aiutare, ad ampliare i nostri investimenti in Europa»: le parole del premier Wen Jiabao, ieri mattina a Dalian, suonavano rassicuranti, benché non citasse bond italiani o il fondo sovrano Cic. E da Pechino gli faceva eco il suo vice Li Keqiang: «Abbiamo sempre fiducia nell'economia europea e nell'euro». Però, per la prima volta con questa nettezza, Wen ha pure comunicato il prezzo di tanta disponibilità. Per cominciare, «ogni governo dev'essere responsabile e mettere in ordine casa sua». Poi il colpo politicamente più fragoroso: «Le nazioni europee possono dimostrare la loro sincerità» riconoscendo alla Cina lo stato di economia di mercato «diversi anni in anticipo» rispetto al 2016 «basato sulle regole della Wto». Insomma, meno protezionismo in Europa per poter sperare nell'aiuto della Cina.
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