Comune. La delibera va in Consiglio comunale. Il carcere di Asti avrà il garante dei detenuti

Il Consiglio comunale è convocato martedì 9 aprile alle 18,30 e il giorno seguente alla stessa ora. Tra le pratiche inserite all’ordine del giorno vi è anche quella relativa all’istituzione del garante dei detenuti o, per dirla in termine tecnico «Il garante dei diritti delle persone private della libertà personale».
Sulla figura del garante i Radicali hanno sollecitato ripetutamente le amministrazioni comunali e ancora nel gennaio scorso Salvatore Grizzanti, segretario dell’Associazione Adelaide Aglietta, si era appellato al sindaco Brignolo, ricordandogli che, mesi prima, in occasione del congresso dell’associazione «Antigone» aveva promesso l’istituzione di questa figura.
Toccherà al Consiglio comunale approvare la delibera; quindi l’Amministrazione comunale provvederà con un bando ad individuare la figura a cui affidare questo delicato compito. Il Comune, nel motivare la decisione fa tra l’altro riferimento all’articolo «1» dello Statuto dell’ente in cui si legge che il Comune di Asti «ispira la propria azione al principio della solidarietà, promuovendo quest’ultima, in particolare, verso le fasce di popolazione più svantaggiate e riconoscendo, altresì, il valore del principio di sussidiarietà». «Le persone private della libertà personale o limitate nella stessa - viene ricordato nella delibera che andrà in aula - devono essere ricomprese tra i soggetti più deboli in situazione di bisogno o disagio sociale». A gennaio una sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo aveva condannato l’Italia per le condizioni inumane alle quali costringe i detenuti. Il ricorso alla magistratura di Strasburgo era stato presentato da sette reclusi nei penitenziari di Piacenza e Busto Arsizio, per i quali era stato disposto un risarcimento complessivo di 100 mila euro.
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