Cattolici contro Radicali in difesa della Chiesa

Una presa di posizione esplicita per non lasciar passare il messaggio, fuorviante, che tutte le provocazioni possano essere accettate in silenzio: «Noi cattolici siamo cromosomicamente vocati alla comprensione ,e al rispetto dell`altro, ma in questo momento proprio non ci stiamo a porgere l`altra guancia rispetto alla nuova crociata contro il Vaticano cui stiamo assistendo in queste ore». La protesta, sollevata in riferimento alle polemiche sui presunti privilegi fiscali della Chiesa, è del presidente dei Cattolici in Movimento Luigi Cerciello, secondo il quale «la ritrosia dell`associazionismo cattolico acuirebbe l`infiacchirsi della percezione generale dell`indiscutibile, vasta portata sociale dell`operato della Chiesa e non possiamo permetterlo». «Intanto che per le loro agevolazioni ed esenzioni qualcuno le addita come ulteriore fardello di una Nazione vicina al tracollo sottolinea Cerciello - Chiesa e comunità cattolica continuano ad agire per evitare il collasso del nostro amato Paese. Da sempre e in silenzio - spiega - la Chiesa si adopera per fronteggiare le sperequazioni e gli scompensi che la burocrazia e il mercato non riescono ad impedire, per soddisfare i bisogni dei vecchi e nuovi poveri, per riempire quei vuoti che lo Stato non sa riempire e talora determina, per sopperire all`incapacità delle classe dirigenti, ivi compresi i suoi detrattori, di dare risposte concrete alle istanze della gente». Tanto che «è amaro constatare che buona parte dei politici di ogni schieramento che puntualmente plaudono ad ogni appello delle gerarchie ecclesiastiche omettono sempre di fare un sincero mea culpa, ignorando che nei richiami alberga spesso una implicita reprimenda per il loro operato». I Cattolici in Movimento invitano anche il segretario dei Radicali italiani, Mario Staderini, tra i sostenitori della campagna antiesenzioni ecclesiastiche, a un confronto pubblico sull`argomento. Sull`argomento è intervenuta la senatrice radicale Emma Bonino: «Che la Caritas faccia un grande lavoro lo sappiamo perfettamente, anche per le convergenze su temi come gli immigrati. Sull`Ici noi diciamo una cosa molto semplice: che bisogna chiarire l`attuale formulazione della legge, che esenta dall`Ici anche chi svolga attività "non esclusivamente commerciali", secondo una formulazione elaborata da Prodi e da Visco nel 2006, e dal governo Berlusconi prima. Si tratta di una legge fatta per superare una sentenza della Corte di Cassazione, che invece era stata chiarissima».
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