Carceri: Cancellieri: sì a nuovi metodi di intervento contro sovraffollamento

Dalla Rassegna stampa

“Ritengo molto importante valorizzare le iniziative volte a migliorare le condizioni di vita dei detenuti anche incentivando opportunità lavorative nelle carceri al fine di ridurre rischio di recidiva. Mi riferisco alla riorganizzazione del circuito penitenziario e alla sperimentazione di nuove modalità di trattamento basate sullo strumento della costudia attenuata: è una metodologia che consente una maggior apertura delle stazioni detentive basata sia su una maggiore assunzione di responsabilità da parte del detenuto sia su una diversa modalità trattamentale e una più intensa partecipazione della società esterna che diano prova di saper gestire beneficio a cui sono ammesse”. Queste le parole del Ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri in tema di sovraffollamento delle carceri, tema su cui è stata interpellata oggi durante il question time da Gianluca Buonanno (Ln), il quale chiedeva quali fossero le misure del governo per fronteggiare i reati e il sovraffollamento carcerario. Il ministro ha riportato l’esempio del carcere di Milano Bollate, “un esempio importante di efficienza in tale prospettiva: vi sono importanti interventi di carattere strutturale e la creazione di momenti di socialità a cui dovremmo ispirarci”. Cancellieri ha anche ricordato che deve essere “completato il piano di edilizia carceraria: a fine anno saranno consegnati 4mila posti detentivi. infine - ha ricordato il Ministro - ho allo studio piano penitenziario che comprenda edifici inutilizzati già adibiti a caserme e che potrebbero essere convertiti in carceri per quei detenuti a bassa pericolosità”. Il Ministro della Giustizia ha anche ricordato che “già nella scorsa legislatura si erano delineati istituti che perseguissero la limitazione di ingressi: ad esempio, le pene detentive non carcerarie, la detenzione domiciliare e lavoro di pubblica utilità.
Quanto alle porte girevoli, gli effetti della nuova normativa ci saranno alla fine del corrente anno perciò è allo studio uno schema di provvedimento normativo che consente specifiche misure per limitare gli ingressi negli istituti penitenziari e per l’esecuzione di brevi periodi di detenzione”. Come spiegato da Cancellieri, “lo schema dei provvedimenti interviene sul codice di procedura penale in tema di esecuzione di pene detentive e sulle norme dell’ordinamento penitenziale in materia delle misure alternative alla detenzione e ai benefici penitenziari”.
Buonanno ha reagito energicamente alla risposta di Cancellieri chiedendo al Ministro se “secondo lei è normale far uscire di galera il reato di stalking, la prostituzione minorile, la violenza privata, il furto, la truffa? Questo - ha denunciato Buonanno - è allarme sociale: se questi escono dal carcere è uno schifo. Circa 25mila persone detenute sono straniere: ma li dobbiamo anche mantenere? dobbiamo rimandarli al loro paese di origine! Senza questi 25mila non avremmo problema del sovraffollamento”.

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