«Basta morti in carcere»

Dalla Rassegna stampa

Ottocentoquaranta necrologi di persone morte in carcere dal 2002 letti al centro di piazza Navona. É l'iniziativa tenuta ieri mattina dai Radicali italiani in occasione della giornata internazionale dell'Onu contro la tortura. È andata così in scena la «tragedia di centinaia di detenuti defunti dietro le sbarre per suicidio, malattia o cause ancora da accertare». Circa 200 persone vestite di bianco, sotto una forca allestita per l'occasione, hanno letto a turno il necrologio degli 840 morti nelle carceri italiane, con nome e cognome e relativo istituto penitenziario. Tra i partecipanti la deputata Rita Bernardini, che ha parlato della «tortura quotidiana a cui sono sottoposte centinaia e centinaia di persone in carcere». «Abbiamo cercato con questa iniziativa - ha spiegato Irene Testa, coordinatrice del Gruppo carceri dei radicali italiani e segretaria del Detenuto Ignoto - di dare un nome e un volto a quello che finora erano solo numeri. Sollecitiamo le istituzioni a prendere provvedimenti urgenti di fronte a quella che è una vera e propria emergenza. Da oltre due mesi - ha concluso - chiediamo un provvedimento di amnistia e lo facciamo con lo sciopero della fame e, come Marco Pannella, anche con quello della sete».

© 2011 Corriere della Sera – ed. Roma. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Dichiarazione di Michele Capano, tesoriere di Radicali Italiani:   Le parole del Presidente Mattarella testimoniano l'urgenza di rivedere il sistema dell'esecuzione penale minorile, che in Italia difetta di regole apposite diversamente da quanto accade in altri paesi europei, e in linea con...
Dichiarazione di Riccardo Magi e Michele Capano, segretario e tesoriere di Radicali Italiani, e di Barbara Bonvicini,tesoriera dell'Associazione Enzo Tortora Radicali Milano   Come Radicali Italiani vogliamo esprimere pieno sostegno alla battaglia nonviolenta del compagno Lucio Bertè,...
La tanto amata (a parole!) Costituzione italiana afferma che la pena ha come obiettivo rieducare il condannato. Nonostante lo spirito illuminato della Costituzione, le prassi che regolano le carceri in Italia e alcune leggi, hanno come obiettivo evidente punire e colpire soprattutto chi non ha...