«Basta morti in carcere»

Ottocentoquaranta necrologi di persone morte in carcere dal 2002 letti al centro di piazza Navona. É l'iniziativa tenuta ieri mattina dai Radicali italiani in occasione della giornata internazionale dell'Onu contro la tortura. È andata così in scena la «tragedia di centinaia di detenuti defunti dietro le sbarre per suicidio, malattia o cause ancora da accertare». Circa 200 persone vestite di bianco, sotto una forca allestita per l'occasione, hanno letto a turno il necrologio degli 840 morti nelle carceri italiane, con nome e cognome e relativo istituto penitenziario. Tra i partecipanti la deputata Rita Bernardini, che ha parlato della «tortura quotidiana a cui sono sottoposte centinaia e centinaia di persone in carcere». «Abbiamo cercato con questa iniziativa - ha spiegato Irene Testa, coordinatrice del Gruppo carceri dei radicali italiani e segretaria del Detenuto Ignoto - di dare un nome e un volto a quello che finora erano solo numeri. Sollecitiamo le istituzioni a prendere provvedimenti urgenti di fronte a quella che è una vera e propria emergenza. Da oltre due mesi - ha concluso - chiediamo un provvedimento di amnistia e lo facciamo con lo sciopero della fame e, come Marco Pannella, anche con quello della sete».
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