Bagnasco dal "pulpito" chiede di pagare le tasse

I vescovi italiani partono all’attacco dell’evasione fiscale. Il cardinale Bagnasco, capo della Conferenza episcopale italiana, autorizzata a entrare negli affari del nostro Bel Paese, manda da Madrid «un richiamo etico e spirituale facendo appello alla coscienza di tutti perché anche il dovere di pagare le tasse possa essere assolto da tutti per la propria giusta parte». «Verrebbe da dire "Da quale pulpito!" - commenta il segretario dei Radicali, Mario Staderini - Fa sorridere, infatti, che l’invito ai contribuenti venga proprio da una realtà che ha il record mondiale di esenzioni e privilegi fiscali».
I Patti lateranensi assicurano, infatti, il mancato pagamento delle tasse a diversi edifici del Vaticano che godono dello status di zona extraterritoriale (ad esempio Castel Gandolfo, l’Università lateranense o il vicariato), nonché ai luoghi di culto (le chiese) e alle loro pertinenze (i chiostri, il sagrato o la canonica), alle parrocchie e agli immobili utilizzati per i servizi sociali in convenzione (mense, centri di assistenza e volontariato). A quest’elenco il governo Berlusconi nel 2005, alla vigilia delle elezioni, ha aggiunto anche gli enti che svolgono una vera e propria attività commerciale: ospedali, scuole, alberghi e circoli, tutti esenti dall’Ici. Centinaia di enti attivi nella sanità e nell’istruzione godono dell’esenzione del 50 per cento delle imposte sui redditi (Ires). Grazie all’articolo 149 (quarto comma) del Testo unico delle imposte (Tuir) viene riconosciuto agli enti ecclesiastici lo status perenne di enti non commerciali, norma in virtù della quale accedono ai benefici fiscali.
La commissione europea ha avviato da tempo un’indagine approfondita sui privilegi della Chiesa (quelli non contenuti nei Patti lateranensi). In particolare vuole verificare se le esenzioni date ad istituti, che in pratica svolgono attività commerciale, può distorcere la concorrenza. Nel 2008 l’Unione europea si era
già espressa sul merito, dando ragione allo Stato italiano e alla Chiesa, ma l’indagine è stata ria)erta per il ricorso dei Ra- dicali alla Corte europea di giustizia. «Entro l’anno aspettiamo una decisione - dice il deputato del Partito Radicale, eletto nella lista del Pd, Maurizio Turco, che sta seguendo la vicenda - Anche se alcuni funzionari hanno già emesso un parere che ci dà ragione. Se non dovessimo vincere il ricorso ci rivolgeremo nuovamente alla Corte». Nel frattempo, lo scorso anno c’era stato un tentativo di far pagare agli enti "ecclesiastico-commerciali" l’Imu dal 2014. La norma era stata inserita in una bozza del decreto sul federalismo fiscale.
Con l’introduzione della nuova imposta, sostitutiva dell’Ici, si voleva così togliere i privilegi dati da Berlusconi nel 2005. Ma l’avanzare del Rubygate, associata alla dura posizione della Chiesa, hanno spinto il governo a retrocedere dall’intento.
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