RU486, Mellano e Boni: storica vittoria per la libertà di scelta, contro gran parte della politica italiana genuflessa al vaticano

pillola RU486

 

Mellano e Boni: “I paletti che sono stati messi non serviranno a fermare l’aborto farmacologico. Chiudere subito la farsa della Commissione d’inchiesta al Senato”
In seguito alle decisioni definitive dell’Aifa, Bruno Mellano (Presidente di Radicali Italiani) e Igor Boni (segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“Vivessimo in una democrazia, non ci sarebbe nulla da festeggiare alla notizia che il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) ha deliberato l’introduzione in Italia della RU486: sono passati 31 anni dalla legalizzazione dell’aborto con la legge 194/78, il cui art. 15 già prevedeva la possibilità dell’aborto farmacologico; sono passati vent’anni da quando la pillola abortiva è stata messa a disposizione delle donne francesi (e poi diffusa in tutta Europa); sono passati due anni da quando è arrivata sul tavolo dell’AIFA la richiesta di introduzione in Italia della RU486; sono passati oltre due mesi dal suo primo responso positivo.
Ma viviamo in una partitocrazia subalterna al Vaticano, per cui quella di oggi è una grande vittoria laica ed è la prima sconfitta del fronte clericale dopo la sua grande affermazione in occasione del referendum sulla fecondazione assistita (2005); una vittoria laica dovuta alla tenacia del ginecologo radicale Silvio Viale, dovuta alla durata dell’impegno dell’Associazione Aglietta, di Radicali Italiani e dell’Associazione Luca Coscioni.
Si tratta ora di rendere effettiva, per ciascuna donna italiana che decida di abortire (anche per quelle che vivono in regioni dove l’80-90% dei ginecologi ospedalieri è obiettore), la possibilità di scegliere fra aborto chirurgico e aborto farmacologico. Si tratta di continuare ad opporsi ai tentativi della premiata coppia Maurizio Sacconi/Eugenia Roccella di sabotare questa possibilità di scelta. Resta da sottolineare quanto questa decisione renda ancora più ridicola, strumentale e inutile la scelta di istituire al Senato una commissione d’inchiesta sulla pillola abortiva; sarebbe il caso di prenderne atto e chiudere questa farsa”.
Roma, 19 ottobre 2009
Per informazioni: Mellano (348/5335302) – Boni (348/5335309)

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