Fiat-Pomigliano, Pisano e De Lucia: Marchionne sulle trattenute sindacali sbaglia

Fiat Pomigliano

Le trattenute automatiche a favore dei sindacati sono già state abolite dagli italiani con referendum, poi aggirato attraverso la contrattazione. Marchionne, facendo l’esattore per i sindacati “amici”, e rifiutando il “servizio” ai sindacati “nemici”, dimostra che il meccanismo va definitivamente abbandonato. 

dichiarazione di Nathalie Pisano, componente del Comitato nazionale di Radicali italiani e Segretaria dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, e di Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali italiani

 
Negli accordi appena stipulati tra la Fiat e i sindacati per lo stabilimento di Pomigliano d'arco viene stabilito (art. 7, titolo Primo) che la Fiat continuerà a svolgere il servizio di trattenuta sulla busta paga delle quote di iscrizione per i sindacati firmatari dell'accordo: si tratta, da parte di Marchionne, di un grave errore, nel segno della continuità e della conservazione. Fa bene a non farlo per la Fiom, fa male a farlo per le altre organizzazioni sindacali: la decisione deve essere rimessa alla libera scelta dei lavoratori.
 
L’abbandono del sistema delle trattenute automatiche in busta paga, così come noi radicali proponemmo con il referendum abrogativo del 1995 (vinto con il 56,2% dei sì e aggirato attraverso la contrattazione collettiva), rappresenterebbe un passo fondamentale per la riforma del sindacato in senso democratico e anticorporativo e restituirebbe agli iscritti ai sindacati una forma di controllo e verifica sull’operato delle organizzazioni alle quali aderiscono.
 
Riproporre, nell’accordo di Pomigliano, il servizio di esazione per i sindacati “amici”, è doppiamente sbagliato e svela la vera natura e funzione delle trattenute automatiche.  Ci auguriamo che per quanto riguarda Mirafiori, prima del referendum e della firma definitiva dell'accordo, questa scelta non venga ripetuta.

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