Carceri, Modena. Beltrandi e Macchioni: il Sant'Anna è fuorilegge e andrebbe chiuso

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Dichiarazione di Marco Beltrandi, deputato radicale, e di Riccardo Macchioni, Segretario dell’Associazione Radicali Modena


Nel pomeriggio di ieri, 1 ottobre, i radicali Marco Beltrandi e Riccardo Macchioni hanno fatto visita senza preavviso alla Casa Circondariale di Modena.
Innumerevoli le illegalità riscontrate e gravissimi i deficit infrastrutturali: 466 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 221 (il sovraffollamento ha raggiunto quota +111%, uno dei più alti d'Italia); la pianta organica prevede 260 agenti a fronte dei 170 attuali, su 4 ascensori che collegano i settori ai servizi (fra cui l'infermeria) ne è in funzione solamente uno, la videosorveglianza non è attiva e non funziona.
Le celle di 8-9 mq contano 3 detenuti stipati come sardine ciascuna, l'acqua calda è inefficiente, l'igiene è carente. Immancabile la trascuratezza delle manutenzioni: tinteggiature e intonaco a parte, vi sono infiltrazioni d'acqua diffuse, anche in infermieria. Dalle macchie di umidità nelle docce si scorge qualche accenno di muschio.
I locali sanitari sono privi di aria condizionata, le visite specialistiche vengono effettuate all'esterno della struttura, cosa che comunque è resa impossibile dalla carenza di organico per l'accompagnamento.
Se tutto ciò riguardasse una struttura privata, questa sarebbe già stata chiusa sia per l'assoluta mancanza dei requisiti di sicurezza degli impianti e della struttura, con gravi rischi per i detenuti e il personale che vi lavora, sia per l'inosservanza del regolamento penitenziario, entrato definitivamente in vigore nel dicembre 2005.

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