Caccia. Presentata da Radicali Italiani, con i deputati Rizzetto (Misto) e Rostellato (Pd) la pdl "Scacciamoli" per intervenire su sicurezza, ambiente e rispetto del diritto europeo

Controlli sul tasso alcolemico dei cacciatori, divieto di ingresso nelle proprietà private, messa al bando delle munizioni al piombo, divieto di caccia con la nebbia e nelle aree protette di interesse comunitario, raddoppio delle distanze minime di sicurezza da case e strade.
Sono questi i principali contenuti della proposta di legge presentata oggi da Radicali Italiani insieme ai primi firmatari, i deputati Walter Rizzetto (gruppo Misto) e Gessica Rostellato (Partito Democratico). "In Italia si può sparare con la nebbia e ubriachi, perché la legge attuale non prevede controlli del tasso alcolico dei cacciatori. Proponiamo controlli a campione, il divieto di caccia in caso di nebbia e che il controllo sulla caccia non spetti ai cacciatori stessi con l'evidente conflitto di interessi. Abbiamo prodotto una normativa ancora più avanzata rispetto a quella in vigore", ha dichiarato il tesoriere di Radicali Italiani Valerio Federico.
"Vogliano regolamentare la caccia in senso più moderno, per adeguarla agli accordi che l'Italia ha sottoscritto a livello internazionale, ma che in alcune regioni continua a non rispettare. Oggi la legge consente ancora ai cacciatori di entrare nei fondi privati. Non vedo una differenza tra coloro che portano una macchina e quelli che portano un'arma, eppure la licenza di caccia viene rilasciata per molti anni indipendentemente dall'età del cacciatore, diversamente da quanto avviene per la patente. Inoltre occorre mettere al bando definitivamente l'uso del piombo, lo abbiamo tolto dai carburanti, ma possiamo disseminarne i campi, il piombo è un metallo altamente inquinante. Ogni anno ne vengono lasciate 22 tonnellate", ha dichiarato Walter Rizzetto, firmatario della proposta. La cofirmataria Gessica Rostellato ha aggiunto: "C'è una situazione contraddittoria nel nostro Paese, quando si parla di morti sulla strada si fanno regolarmente i bollettini che hanno una eco mediatico molto forte, e spingono la politica a intervenire sul codice della strada. Dall'inizio della stagione venatoria di quest'anno abbiamo avuto 10 morti e 44 feriti, di cui 12 non sono neanche cacciatori, tra cui una minorenne di Treviso che andava in bicicletta. Gli agriturismi che si trovano a ospitare clienti e nelle zone dove avvengano attività ricreative c'è il rischio che vengano feriti. Occorre quindi anche aumentare l'area di rispetto portandola a 500 metri".
La PdL è stata sottoscritta dalla deputata Gabriella Giammanco (Forza Italia). Hanno seguito la conferenza la Lega Anti Vivisezione, la LAC, il forum Salviamo il paesaggio, LIPU, Gig (Gruppo di intervento giuridico) e il Coordinamento Terre Nostre - no biogas.
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