È morto Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre

Di Valter Vecellio (*)
È morto nella tarda serata di sabato all’ospedale di Padova Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, i radicali ben lo conoscevano e ne hanno da sempre apprezzato analisi, proposte, suggerimenti. Da tempo Bortolussi era malato e le sue condizioni si erano aggravate in questo ultimo periodo. 67 anni, oltre a ricoprire il ruolo di leader della Confederazione degli Artigiani e delle piccole imprese di Mestre, si era anche cimentato nella gestione della cosa pubblica, ricoprendo il ruolo di Assessore al Comune di Venezia. Ma la sua passione era soprattutto legata alla rappresentanza delle Mpmi, alla quale aveva dedicato un grande spazio della sua vita. Dal 1980, infatti, era alla guida dell’Associazione veneta. A cavallo tra anni ‘80 e ’90, aveva creato nella Cgia, uno straordinario uffici studi, che periodicamente e con estrema puntualità forniva ai media Rapporti dettagliati e credibili sullo stato dell’economia nazionale, con particolare riferimento all’universo della micro e della piccola impresa. Nel 2000 e sino al 2005, chiamato da Massimo Cacciari, aveva accettato l’incarico di Assessore al Commercio, per partecipare poi, nel 2010, senza successo, ma con grande merito e molte intuizioni, alla corsa per Governatore della Regione Veneto con la coalizione del centrosinistra. Bortolussi lascia la moglie, Mara e le tre figlie Valentina, Gaia e Martina.
In questo doloroso momento vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Bortolussi, ai suoi amici, alla Cgia che con passione e competenza ha animato. Lascia troppo presto un vuoto destinato a restare tale.
(*) componente della direzione nazionale di Radicali Italiani e presidente dell'Associazione per la libertà della e nella cultura.
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