Magi: su via Scorticabove, scongiurare ennesimo intervento scellerato

Rom sgomberati

Dichiarazione di Riccardo Magi, Presidente di Radicali italiani, consigliere comunale a Roma:

"Questa mattina, insieme a Claudio Graziano, responsabile immigrazione dell'Arci, e ad Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma, ho visitato il centro comunale di accoglienza di via Scorticabove dove vivono da molti anni 120 rifugiati sudanesi. Nei giorni scorsi a tutti loro è stata inviata dal Dipartimento servizi sociali di Roma Capitale una lettera con cui veniva comunicata la chiusura del centro il 1 giugno e si invitavano i rifugiati a lasciare la struttura entro il 31 maggio. Ancora una volta un atto illegittimo e del tutto incomprensibile da parte del Comune: si procede alla chiusura di una struttura senza che siano state proposte e definite soluzioni alternative per i residenti".

"Le persone che abbiamo incontrato - come hanno raccontato - non hanno avuto nessun contatto col dipartimento nei giorni scorsi né, nei dieci anni di vita della struttura, un capannone industriale ristrutturato e messo a disposizione dal sindaco Veltroni nel 2004 per i profughi sudanesi che vivevano a ridosso della stazione Tiburtina".

"In questi anni il centro è diventato un punto di riferimento per la comunità sudanese e i rifugiati, in totale autonomia e senza interventi da parte dei servizi sociali, sono comunque riusciti a crearsi delle opportunità e una rete di sostegno reciproco. Ci siamo trovati di fronte a persone molto consapevoli che non riuscivano a capire la decisione brutale e improvvisa del Comune, non avendo mai avuto occasioni di confronto sulla loro condizione, persone con le quali ci siamo impegnati a fare tutto il possibile affinché venga scongiurato l'ennesimo intervento scellerato, nei tempi e nei modi, da parte delle istituzioni locali". 

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