Roma, Metro C. Magi: affermazioni deliranti. Delrio e governo dicano qualcosa

Metro linea C Roma cartina

Dichiarazione di Riccardo Magi, presidente di Radicali italiani e consigliere comunale a Roma:

"C'è da sperare che il ministro Delrio - che appena assunto l'incarico ha rilasciato dichiarazionii molto chiare e dure sulle grandi opere e sulla Legge Obiettivo - legga le affermazioni deliranti circolate oggi su Metro C.

È davvero imbarazzante assistere al rimpallo di responsabilità tra il consorzio di imprese che parla come fosse un semplicissimo appaltatore e non il Contraente generale (e quindi progettista ai sensi della legge Obiettivo) da una parte e dall'altra l'Amministrazione che finora ha condiviso tutte le scelte divenendo totalmente corresponsabile anziché tutelare l'interesse pubblico.

I costi, le varianti, la progettazione, sono temi su cui si continua a produrre confusione, ma che noi abbiamo approfondito e documentato in un esposto, a firma del sottoscritto e dell'ingegnere Antonio Tamburrino, che ricostruisce tutta la storia dell'opera e che in queste ore dovrebbe arrivare sulla scrivania del nuovo ministro delle Infrastrutture. Sono temi ben noti alla procura, all'Anac e alla Corte dei Conti.

Un rapido cenno solo sulla questione dei costi: 2 miliardi per arrivare a S. Giovanni a cui bisogna sommare poco meno di 1 miliardo per arrivare al Colosseo, da qui a piazza Venezia vanno aggiunti tra i 140 e 300 milioni, da Venezia a Ottaviano il presidente Omodeo Salè ci parla di altri 1,3 miliardi e siamo quindi a circa 4,5 miliardi! A questa cifra vanno aggiunti i costi per arrivare a piazzale Clodio (presumibilmente non meno di 700 milioni).

Si confrontino queste cifre con i 2,7 miliardi che, da contratto, dovevano consentire alla metro C di arrivare fino a piazzale Clodio e includevano circa 500 milioni per gli interventi nell'area archeologica e per la realizzazione della "stazione-museo archeologica" completamente stralciata e si considerino, poi, tutte le stazioni centrali che sono magicamente scomparse e gli oneri ulteriori a carico dell'Amministrazione riconosciuti con l'Atto attuativo del settembre 2013 e che avranno effetti anche sulle tratte successive. Si comprende l'imbarazzo e si comprende che comincino a volare gli stracci.

Forse è il caso che il governo dica qualcosa".

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