Caso Marrone/Manfredi: Consiglio regionale ha avallato grave violazione suo regolamento. Giunta elezioni non ha il potere di sospendere giudizio in attesa sentenza appello. Chiesto intervento del presidente Laus

Consiglio regionale Piemonte

Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali Italiani e segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta:

La convalida dei consiglieri da parte della Giunta delle elezioni del Consiglio regionale – che costituisce un atto dovuto - e l’eventuale ricorso di cittadini elettori (cosiddetta “azione popolare”) presso la magistratura ordinaria sono due procedimenti distinti, dotati di reciproca autonomia, non intercambiabili né sostituibili uno con l’altro, come ribadito dalla Corte Costituzionale.

L’art. 18 del Regolamento del Consiglio regionale è chiaro e non prevede eccezioni: i consiglieri regionali devono essere convalidati (o meno) “comunque” (sic) entro 120 giorni dalla loro proclamazione.

Il presidente della Giunta delle elezioni ha accettato supinamente il voto della maggioranza della Giunta favorevole ad un inammissibile sospensione del giudizio in attesa della sentenza di appello sul “caso Marrone”. Non basta votare contro una patente violazione del regolamento che si è chiamati ad applicare; il presidente Paolo Mighetti (M5S) avrebbe dovuto denunciare in aula tale violazione.

Chiediamo al presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, di intervenire per sanare una situazione che crea un pericoloso precedente, che rappresenta comunque un danno morale e materiale per chi ha tutti i diritti di subentrare a Marrone in Consiglio regionale e che costituisce l’ennesimo esempio di abdicazione della politica a favore della magistratura.

Una nota di merito, infine, per il consigliere Andrea Appiano, vera e propria mosca bianca, l’unico a sollevare pubblicamente perplessità su come è stato trattato finora dal Palazzo (M5S compreso) il “caso Marrone”.

 

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