Amnistia. Detenuto Ignoto: "Ora occorre dare forza al Parlamento e al messaggio del Presidente". Dalla mezzanotte di oggi in sciopero della fame con Rita Bernardini, Maurizio Bolognetti e Irene Testa. Appello alla comunità penitenziaria

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Dichiarazione di Irene Testa segretario dell'Associazione Radicale Il Detenuto Ignoto

 

Siamo grati al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per aver utilizzato lo strumento costituzionale di un messaggio istituzionale alle Camere, che comprendiamo di estrema delicatezza e grave importanza, per richiamare il Parlamento a intervenire ormai senza ulteriori deroghe sulla grave condizione delle carceri e della giustizia del Paese. In modo inequivocabile, Marco Pannella e il Partito Radicale hanno contribuito a questo evento, costantemente alimentato dal sentimento comune della gente, della comunità penitenziaria tutta, che in questi anni ha lottato a fianco a Marco Pannella. Un passo avanti è stato fatto verso la riconquista del diritto.

Ora più che mai si avverte come urgente e necessario compiere il nostro sforzo per dare il maggior sostegno possibile al Presidente e alla realizzazione di quanto da lui auspicato col suo messaggio, e al Parlamento italiano, perché trovi la forza e la serenità di dare rapidamente seguito a quanto indicato dal Presidente. Decido quindi di accompagnare, con uno sciopero della fame, la lotta sempre più intensa che il leader dei radicali sta portando avanti e che da stanotte riprenderà dopo una brevissima interruzione, con lo sciopero della fame e della sete insieme.

Dalla mezzanotte di oggi, insieme a Rita Bernardini e Maurizio Bolognetti - che ha già iniziato da giorni - cominceremo lo sciopero della fame e auspico che, così come accaduto le altre volte in questi ultimi anni, tutta la comunità penitenziaria, i familiari dei detenuti, la polizia penitenziaria, gli educatori, gli psicologi, i direttori delle carceri, possano unirsi a questo nostro Satyagraha, con il quale accompagniamo quello annunciato in queste ore da Marco Pannella.

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