Carceri: azzeramento fondi per il lavoro è ennesimo schiaffo ai detenuti, da domani due giorni di sciopero della fame dentro e fuori le carceri a sostegno di Marco Pannella, per amnistia, giustizia e libertà

Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale in Commissione Giustizia:
La stessa ministra della Giustizia che oggi si stracciava le vesti per il definitivo affossamento al Senato del suo “formidabile” Disegno di legge sulle pene alternative (quello che - come abbiamo più volte spiegato -avrebbe riguardato una platea di appena 254 detenuti che poi avrebbero dovuto sopporsi al giudizio del magistrato di sorveglianza per accedere o meno alla messa alla prova o alla carcerazione domiciliare) ha consentito che ieri a Palazzo Madama nel DDL stabilità si azzerasse – letteralmente - il fondo per il lavoro in carcere. Infatti, nel testo sul quale la Camera ha votato la fiducia al governo, i fondi per favorire l’attività lavorativa dei detenuti risultano tagliati del 95 per cento.
Eppure ci aveva spiegato, il ministro Severino, che il sovraffollamento carcerario si risolve abbattendo la recidiva, che si abbatte – appunto - col lavoro carcerario. Da oggi, invece, l’accesso al lavoro diventerà una chimera anche per quei pochissimi detenuti che finora hanno potuto conquistarlo anche solo per qualche ora alla settimana e in cambio di pochi spiccioli. Sono forse questi gli “altri mezzi” con i quali il ministro della Giustizia sostiene oggi di portare avanti la stessa battaglia di Marco Pannella?
E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Di fronte a questo ennesimo schiaffo al dramma di migliaia di reclusi in quelle catacombe del diritto e della democrazia che sono le prigioni italiane, noi deputati Radicali abbiamo deciso di non partecipare al voto sul provvedimento e di proporre per sabato e domenica uno sciopero della fame dentro e fuori le carceri per l’Amnistia, la Giustizia e la libertà, a sostegno
dell’iniziativa nonviolenta di digiuno totale della fame e della sete che Marco Pannella porta avanti da ormai 11 giorni, contro la flagranza criminale dello Stato italiano sia per le condizioni di detenzione che per la bancarotta di una giustizia lumaca che, quando e se arriva, infligge agli italiani anni e anni di patimenti.
© 2012 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
- Login to post comments
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.