Le iniziative e le adesioni alla 4 giorni di mobilitazione per il diritto di voto ai detenuti e l'Amnistia

Il bilancio dei 4 giorni di mobilitazione promossa dal Partito Radicale e da Marco Pannella per il diritto di voto dei detenuti e l'amnistia hanno segnato un nuovo successo: quasi 30 mila le adesioni pervenute a Radio Carcere da più di 80 istituti di pena italiani all'iniziativa nonviolenta.
Migliaia di detenuti in ogni parte d'Italia hanno accompagnato allo sciopero della fame, un quarto d'ora di battitura delle sbarre, dalle 20 alle 20.15, a cui hanno fatto seguito 45 minuti di silenzio.
Numerose le adesioni alla mobilitazione anche al di fuori degli istituti di pena, con centinaia tra familiari di detenuti, personale e operatori penitenziari, direttori, cappellani, volontari e semplici cittadini che hanno voluto aderire allo sciopero, aderendo attraverso i siti radicali.
Durante gli ultimi 2 giorni di mobilitazione si è inteso anche appoggiare l'iniziativa indetta dall'Unione delle Camere Penali di astensione dalle udienze.
Le mobilitazioni hanno coinvolto tutta Italia: dai sit in milanesi alle porte di San Vittore a quello di fronte all'Ucciardone di Palermo. A Napoli i militanti radicali si sono riuniti in un presidio all'ingresso del carcere di Poggioreale, così come altri presidi sono stati organizzati a Salerno e Santa Maria Capua Vetere. Anche i radicali di Venezia, Catania, Bologna, Rimini, Forlì, Firenze, Cagliari, Cuneo, Verona, La Spezia, Modena e Torino hanno organizzato delle proprie iniziative davanti alle carceri. In occasione della chiusura dei quattro giorni di sciopero della fame, battitura e silenzio, un presidio particolarmente folto si è tenuto anche davanti all'istituto romano di Regina Coeli. Tra i militanti e i dirigenti radicali, la deputata Rita Bernardini e la segretaria del Detenuto Ignoto Irene Testa, dal 24 ottobre in sciopero della fame – iniziativa alla quale si sono uniti anche il direttore di Notizie Radicali Valter Vecellio e il segretario di Radicali Lucani Maurizio Bolognetti - inframmezzato da intere giornate di sciopero della sete, affinché le istituzioni si impegnino a riportare subito alla legalità il sistema giustizia e la sua appendice carceraria attraverso un provvedimento di amnistia e indulto.
Tra le adesioni anche quelle del sindacato dei dirigenti penitenziari Si.Di.Pe, del segretario nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Leo Beneduci, delle associazione A Buon Diritto, di Patrizio Gonnella presidente di Antigone e Ornella Favero direttrice di Ristretti Orizzonti, di Anna Pia Saccomandi segretaria generale della Conferenza nazionale Volontariato e Giustizia, della Comunità di Sant’Egidio, di Albino Bizzotto, presidente dell'associazione cattolica “Beati i costruttori di pace” Padova; del settimanale Tempi con il direttore Luigi Amicone, del Blog della Giustizia, del presidente dei medici penitenziari Francesco Ceraudo, di Don Antonio Mazzi, e del cappellano e del sacerdote del Carcere di Rebibbia, Don Sandro Spriano e Don Marco Di Benedetto, del cappellano del carcere di Sassari don Gaetano Galia, Uil penitenziaria della Basilicata.
A breve pubblicheremo i contenuti multimediali delle iniziative locali.
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