Crisi, Staderini: Cessione aziende partecipate sarebbe vera riforma, non solo riduzione debito pubblico

No ad acquisti coatti dei Titoli di Stato.
Il fiorire di proposte per la riduzione del debito pubblico è un fatto di per sé positivo, visto che per trent’anni nessuna forza politica, ad eccezione dei Radicali, si era mai posta il problema.
In attesa dei dettagli, della proposta Amato-Bassinini va apprezzato, oltre ad una seria valorizzazione delle concessioni, il progetto di cessione di tutte le partecipate industriali dello Stato. I vantaggi, infatti, andrebbero ben oltre i 40 miliardi di euro previsti perché si tratterebbe di una vera riforma: l’uscita dal conflitto d'interessi dello Stato regolatore e imprenditore, che ancora oggi rende inefficace - a danno dei consumatori - la concorrenza nei settori in cui operano le aziende coinvolte ed è motivo di corruzione delle istituzioni.
Da rifuggire invece le ipotesi di acquisto coatto di titoli di Stato, riguardino gli investimenti degli enti previdenziali o i prestiti forzosi dei proprietari di immobili evocati da Monorchio.
Premesso che titoli di Stato in parte detenuti forzosamente avrebbero l’effetto di spaventare ancor di più gli acquirenti che li dovrebbero acquistare sul mercato, la soluzione non è obbligare a far credito allo Stato, ma rendere lo Stato credibile sul mercato del credito.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali italiani.
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