Riforme: Senatori Radicali non abbandonano l'aula contro patti fuori e dentro Parlamento che non toccano mancanza di Stato di Diritto in Italia

Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti in sciopero della fame dalla mezzanotte del 17 luglio per porre, in silenzio, il nodo centrale della giustizia e del Diritto in Italia:
"Ieri sera siamo rimasti in aula fino alle 22.34 per l'illustrazione degli emendamenti alla legge costituzionale, oggi restiamo in aula per continuare la votazione di una pessima legge costituzionale che nel metodo e nel merito avevamo criticato fin dalla sua partenza in commissione affari costituzionali. Nel metodo perché frutto di patti avvenuti fuori dal Parlamento e messi all'ordine del giorno giusto per dare il contentino all'antipolitica col voto sulla diminuzione del numero dei parlamentari, nel merito perché niente in questa proposta, ne' nei successivi emendamenti del PDL, affronta la totale mancanza di rispetto dello Stato di Diritto in Italia confermando l'incertezza delle regole come una certezza tutta italiana. Tra l'altro nessuno si era scandalizzato quando all'inizio del percorso il Presidente Schifani aveva contingentato i tempi dando un minuto a oratore al solo fine di dare a tv e giornali la "tanto attesa notizia'' della riduzione dei parlamentari".
"Prima di passare a una qualsiasi riforma della Carta fondativa della nostra Repubblica," ha detto il Senatore Perduca nel suo intervento in aula "occorre amnistiare proprio la Repubblica che vive in patente violazione dello Stato di Diritto come da anni denunciato dal comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. Portare avanti una riforma nata male e cresciuta peggio in assenza di una buona metà dei Senatori resta comunque una grave decisione da parte chi esce e chi resta, spero che la questione venga affrontata di nuovo dal Consiglio di Presidenza."
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