Dichiarazione di Luca Comellini, segretario del Partito per i diritti dei militari e Forze di polizia:
"Il giorno 2 giugno si svolgeranno le celebrazioni della ricorrenza della festa della Repubblica, oltre alla sfilata dei reparti delle Forze armate, di quelli della polizia di Stato, dei corpi armati e civili dello Stato e per l'occasione saranno impiegati un ingente numero di mezzi e di attrezzature di supporto e logistiche, oltre a un rilevante numero di appartenenti alle Forze armate e ai corpi armati e civili dello Stato.
Come dichiarato dal Ministro della difesa in risposta a un precedente atto di sindacato ispettivo riferito alle celebrazioni svoltesi il 2 giugno 2010 (4-07474), “[...] Gli oneri previsionali per la cerimonia sono ammontati a circa 3,5 milioni di euro [...] Complessivamente hanno sfilato circa 5.600 militari, 442 civili e 260 mezzi.”.
Uno spreco di denaro pubblico che il Paese non può più permettersi. Per questo motivo, con una interrogazione che dallo scorso 24 maggio 2011 giace senza risposta nei cassetti di qualche scrivania di palazzo Chigi, il deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm, aveva chiesto al Presidente del Consiglio dei ministri di sapere, oltre al costo per il 2011, “se non si ritenga opportuno per il 2012 disporre che i festeggiamenti avvengano in forma esclusivamente simbolica e, conseguentemente, destinare i fondi eventualmente stanziati per l'occasione al finanziamento di attività sociali o di assistenza ai diversamente abili o agli anziani.(4-12053)”.
Per essere coerenti con le richieste di sacrifici che si rivolgono ai cittadini, e perché il prossimo due giugno non rischi di essere veramente l’ultima festa prima dell’assalto ai palazzi della politica, il neo commissario “taglia spese” Enrico Bondi cominci col tagliare proprio le spese destinate alla festa della Repubblica. Non ci sembra ci sia nulla da festeggiare."