Economia, Beltrandi: depositati emendamenti di dialogo col governo al c.d. decreto “cresci Italia”: Iva per cassa e certificazione dei crediti

Dichiarazione di Marco Beltrandi, deputato radicale in commissione di vigilanza Rai:
Questo governo ha dimostrato con i fatti di voler affrontare i tanti nodi che, non sciolti per tempo, hanno fatto regredire l’Italia. Tra i vari casi mi riferisco, in particolare, a quello dei mancati pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli imprenditori che hanno fornito beni e servizi in cambio di promesse, o poco più.
Il problema emerge sempre più chiaramente anche a causa del dramma sociale che si sta consumando, dramma rappresentato dai troppi suicidi di imprenditori capaci e onesti che si tolgono la vita per l’impossibilità di fare impresa a causa dei ritardati pagamenti e della stretta creditizia che li soffoca.
Il Governo, cosciente di ciò, si è già impegnato a stanziare circa sei miliardi di euro per saldare alcuni debiti pregressi e ha stabilito il recepimento delle norme comunitarie sull’argomento entro sei mesi. Sono misure utili e necessarie, ma non sufficienti alla gravità della situazione.
Per questo motivo, per dare seguito al dialogo costruttivo che si è instaurato con l’Esecutivo, ho presentato, tra gli altri, due emendamenti al decreto sulle liberalizzazioni che potrebbero concretamente aiutare gli imprenditori a superare la crisi in cui versano: la c.d.iva per cassa e la certificazione dei crediti.
Ora l’Iva si paga al momento dell’emissione della fattura, non in quello dell’incasso. Al danno si aggiungono così le beffe: un imprenditore deve pagare delle imposte senza che abbia ancora ricevuto il proprio compenso. Quindi ho proposto che l’iva si paghi solo dopo l’effettivo incasso di quanto fornito. Una piccola misura di equità, un segnale a chi fa impresa.
La seconda proposta riguarda la certificazione dei crediti, cioè la sigla di documenti pubblici per la certificazione dei crediti vantati da privati nei confronti della P.A. Ciò consentirebbe alle imprese creditrici di richiedere alle amministrazioni pubbliche la certificazione delle somme dovute e non ancora pagate.
In questo modo si spera che, agli imprenditori in attesa dei pagamenti, almeno venga concesso credito in modo più semplice, perché la banca è garantita dalla certificazione pubblica che l’impresa è in attività e che ha carenza di liquidità a causa dei ritardati pagamenti.
Sono proposte che mirano a rispettare lo Stato di diritto, il buon senso, l’equità, il rispetto della parola data.
Spero che il Governo possa dimostrarsi sensibile alle pragmatiche proposte avanzate in commissione, che le faccia proprie, perché sono due strumenti concreti che possono aiutare imprenditori, lavoratori, e amministratori pubblici a governare ,senza massimalismi, la crisi e l’emergenza in atto.
© 2012 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
- Login to post comments
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.