Staderini: serve evoluzione ecologica della fiscalità

Nel riordino delle politiche fiscali, il Governo non dimentichi la necessità di quella evoluzione in senso ecologico chiesta anche dalla Banca d’Italia.
Soprattutto così può avere pienamente senso la scelta annunciata dal Presidente Monti di spostare la tassazione verso consumi e patrimoni.
Siccome l'imposizione indiretta è necessariamente distorsiva, perché colpisce determinati consumi in base alle aliquote e alle esenzioni, la questione oggi è attuare distorsioni virtuose.
Di fronte all’enorme debito ecologico accumulato negli anni insieme al debito pubblico, il criterio principale per una buona imposizione indiretta dev'essere il recuperò delle esternalità ambientali.
Meglio tassare di più, dunque, consumi che impoveriscono lo stock o la qualità delle risorse ecologiche, favorendo così lo sviluppo di settori sostenibili. Ad esempio, un giusto sistema di disincentivi fiscali renderebbe più forte la green economy, in particolare l'economia basata sulla bellezza del nostro patrimonio naturale.
Esempi pratici? Una carbon tax efficace (si guardi la proposta di legge della deputata radicale Elisabetta Zamparutti) e imposte sull’utilizzo di risorse naturali non rinnovabili.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
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