Decreto liberalizzazioni. Emendamenti per il riconoscimento dei patrocinatori legali e per fare un passo avanti per l'abolizione degli ordini professionali

Liberalizzazioni

Dichiarazione della senatrice Radicale Donatella Poretti

Con i senatori Pietro Ichino, Carlo Sangalli, Luciana Sbarbati e Marco Perduca abbiamo presentato emendamenti al decreto liberalizzazioni per riconoscere la professione del patrocinatore legale e fare un passo in avanti verso l'abolizione degli ordini professionali. Stamani abbiamo incontrato e tenuto una conferenza stampa con un gruppo di patrocinatori legali preoccupati del loro futuro e pieni di buona volonta' per continuare a svolgere la loro professione.

In particolare cercheremo di abrogare il limite di 6 anni e rimettere in discussione l'esame di avvocato che consente di esercitare la professione forense. Il limite dei 6 anni non trova giustificazione nella tutela del cliente, ma solo degli iscritti all'ordine professionale. Un limite all'accesso e non un riconoscimento meritocratico.

Tra le numerose questioni emerse, che potranno essere riascoltate sul sito di radioradicale.it, ampio rilievo è stato dato al fatto che i praticanti procuratori, dopo un anno dalla iscrizione nel registro dei praticanti, sono ammessi, per un periodo non superiore a sei anni, ad esercitare il patrocinio davanti ai tribunali. Qualora non superassero l'esame di Stato, vedranno infrangersi sogni, speranze e lavoro che li ha visti di fatto già esercitare la professione nel corso di 6 anni di praticantato. Il praticante avvocato, quindi, con determinati limiti di materia e territoriali, potrebbe già dopo un anno di tirocinio aprirsi una Partita IVA e lavorare autonomamente, ma ovviamente è scoraggiato dall'intraprendere l'attività, con gli oneri anche fiscali che comporta, per via di quel limite temporale di 6 anni entro i quali dover sostenere un esame che vede attualmente una percentuale di successo di appena il 30% dei candidati. L'attuale e' la strada giusta o non vale invece la pena di fare un passo avanti, che incida davvero a favore delle nuove professioni, e che non sia solo ispirato dal voler sostenere gli interessi delle corporazioni?

© 2012 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.