Staderini: riforme istituzionali sì, ma fuori da segreterie di partito

Mario Staderini, sfondo blu

Aprire dibattito che coinvolga opinione pubblica e voci scomode. 

Fa bene il Presidente Monti a sottolineare che le riforme istituzionali sono complementari a quelle economiche annunciate dal Governo.

Dalla legge elettorale alla forma di governo, da un assetto realmente federalista alla valorizzazione della democrazia diretta e partecipativa, serve un cambiamento che ponga al centro la persona e renda chiare responsabilità, poteri e contrappesi.

Se tutto venisse deciso al tavolo ristretto delle segreterie di partito, però, il risultato sarebbe la prosecuzione di quello stesso regime partitocratico che da tempo ruba denaro e democrazia agli italiani.

È fondamentale aprire una grande dibattito che coinvolga l’opinione pubblica e non tappi la bocca alle voci considerate scomode perché rischierebbero di far saltare gli accordi presi sottobanco.

Se ciò accadesse, ad esempio, non ci sarebbe spazio per la controriforma elettorale in senso proporzionalista che hanno già pronta, bensì trionferebbero le ragioni che nel 1993 fecero esprimere gli italiani a favore del referendum radicale per una legge elettorale maggioritaria basata sul collegio uninominale.

 

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani

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