Carcere Piacenza: il caso del maresciallo detenuto nello stessa città dove prestava servizio. I Radicali denunciano disattenzione sanitarie

I Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti hanno oggi presentato un'interrogazione a risposta scritta alla Ministro della giustizia relativa al caso di un Maresciallo dei Carabinieri recluso in regime di custodia cautelare nel carcere della zona in cui ha lavorato per anni. "Per motivi di sicurezza degli interessati i responsabili delle forze dell'ordine che vengono arrestati vengono trasferiti nell'unico istituto di pena militare di Santa Maria Capua Vetere" hanno detto in premessa i Radicali, "Così non è avvenuto per il Maresciallo Fabrizio Vinci di Roma il quale, da circa una settimana, ha iniziato a soffrire di coliche renali. Le uniche cure che la Casa circondariale è stata finora in grado di offrire sono state esclusivamente delle gocce di Valium, mentre per tale patologia occorrono iniezioni di medicinali specifici come Toradol, Muscoril oppure Buscopan oltre che analisi specifiche al fine di meglio comprendere il motivo dei dolori."
Nell'interrogazione I Senatori Radicali chiedono innanzitutto per quali motivi la Casa Circondariale di Piacenza non consente analisi specializzate a detenuti che mostrino chiare patologie e perché vengano somministrati solo placebo anche in casi di pene acute. In secondo luogo i senatori Radicali chiedono al nuovo Ministero Cancellieri se non ritenga urgente separare il Maresciallo Vinci dall'ambiente in cui qualcuno, anche in una sezione di alta sicurezza, potrebbe riconoscerlo dando atto ad azioni potenzialmente pericolose per la sicurezza individuale del detenuto in regime di custodia cautelare, e se non ritenga urgente per la tranquillità dell'intero istituto trasferire il detenuto nell'apposito centro di Santa Maria Capua Vetere. Martedì prossimo la Ministra della giustizia presenterà il suo programma davanti alla Commissione giustizia del Senato e la questione verrà affrontata anche a voce.
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