Rita Bernardini interroga il Ministro della Giustizia sulla situazione del carcere di Potenza

Carcere di Potenza

Interrogazione di Rita Bernardini

 

Al Ministro della Giustizia

Premesso che:

lo scorso 14 novembre, il Segretario Generale del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria (Sappe) ha diramato il seguente comunicato: “Il Sappe vuole porre l’attenzione dei vertici dell’Amministrazione penitenziaria sulle precarie condizioni strutturali in cui versa la Casa Circondariale di Potenza, la cui attivazione è risalente agli anni 50. Da tempo, infatti, si registrano numerose anomalie strutturali che destano forti preoccupazioni sotto il profilo della sicurezza. Da circa un mese, dopo che i tecnici preposti ne hanno dichiarato il rischio di crollo, è stato chiuso il Reparto penale, poiché, a causa di abbondanti infiltrazioni di acqua, è stata compromessa la consistenza strutturale di una parte del padiglione. Tale stato di fatto ha comportato l’immediata evacuazione del reparto in questione con il trasferimento di tutti i detenuti presso il Reparto giudiziario, il quale, anche quest’ultimo, non versa in condizioni del tutto ottimali. Al momento l’unico intervento, a parte l’immediata evacuazione del Reparto penale, è stato quello del Provveditorato Regionale di trasferire solo 5 detenuti in altro Istituto del distretto; nel frattempo l’Istituto di Potenza è stato destinatario di altri numerosi detenuti provenienti da altri Istituti trasferiti per “sfollamento. Lo stato attuale detentivo dell’Istituto potentino sta divenendo assai preoccupante in quanto i reclusi sono ristretti tutti presso il Reparto giudiziario, “stipati” in stanze anguste e assolutamente non adeguate a quello che prevede il Dpr 30 giugno 2000, nr. 230, con negative ripercussioni sulla sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria, costretto a escogitare quotidianamente soluzioni per “tamponare” le colossali inadeguatezze. A tal riguardo abbiamo chiesto urgentemente di attivare gli Uffici competenti affinché vengano posti in essere ulteriori idonei provvedimenti, anche di tipo deflattivo, nei confronti dei detenuti, finalizzati a riportare un regolare stato di vivibilità detentiva all’interno della struttura penitenziaria, al fine di evitare che la situazione possa determinare episodi di criticità a danno dell’Amministrazione e del personale che, allo stato, risulta essere assolutamente sotto organico e pertanto numericamente inidoneo a fronteggiare situazioni di notevole gravità. Oltre alla predetta situazione si è verificato, infatti, il continuo “scollamento” di pesanti lastre di marmo che rivestono il muro di cinta, ed anche se la parte interessata è stata parzialmente interdetta al passaggio di pedoni le barriere poste in essere per transennare la zona appaiono assolutamente inidonee e prive di sicurezza. Numerose infiltrazioni di acqua piovana provengono dai solai posti nelle due caserme (femminile e maschile) e nella porta carraia, soprattutto causate dal deterioramento degli impianti di canalizzazione dell’acqua, tanto da creare forti getti di acqua all’interno dei predetti locali, ponendo fondati dubbi sulla idoneità delle condizioni igienico sanitarie. Sarebbe più corretto porre tempestivi interventi di ripristino, evitando un disastroso deterioramento delle strutture, con l’aggravio di costi per le riparazioni. Per ultimo, e non per minore importanza, la parziale funzionalità dell’impianto termico, che determina ulteriori precarie condizioni di vivibilità sia per i detenuti che per il personale di Polizia Penitenziaria, quest’ultimo costretto a lavorare con temperature inidonee, in particolar modo nelle ore notturne e ancor di più se si pensi alle particolari condizioni climatiche della Regione”:-

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda porre in essere per far fronte ed eliminare le criticità denunciate dal SAPPE; quali motivi abbiano fino ad ora impedito di procedere in tal senso.

 

Approfondimenti

La Siritide, 17 novembre 2011

Radio Laser, 17 novembre 2011

 

 

© 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.