Staminali Embrionali, Farina Coscioni: importante risultato raggiunto dall’equipe di Elena Cattaneo sui nuovi neuroni dalle staminali

Costituisce una speranza contro il parkinson e dimostra l' assurdità dei recenti divieti contro la libertà di ricerca scientifica
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e presidente onoraria dell’associazione Luca Coscioni
Non ci si può che rallegrare alla notizia che grazie a una nuova tecnica sarà possibile trasformare le cellule staminali degli embrioni umani in neuroni capaci di rimpiazzare quelli distrutti dal morbo di Parkinson. E’ lo straordinario risultato di uno studio statunitense, coordinato da Elena Cattaneo dell’università di Milano e co-finanziato dal consorzio europeo di ricerca NeuroStemCell, e dimostra l’importanza di assicurare i mezzi per la libertà di ricerca e- particolare non irrilevante – i risultati positivi sono stati raggiunti perché sono stati testati su animali. Si tratta di un importante, e forse fondamentale passo in avanti verso possibili applicazioni cliniche delle cellule staminali embrionali umane, che premia e valorizza un’eccellenza anche italiana – la dottoressa Cattaneo – che dovremmo salutare con orgoglio, e che invece viene nei fatti mortificata con ostacoli e divieti assurdi.
Mi riferisco in particolare al recente divieto stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea di poter brevettare medicinali ricavati da cellule staminali. Un divieto che non costituisce un divieto alla libertà di ricerca scientifica, ma un grosso ostacolo per chi è impegnato in tale ricerca: la decisione della Corte Europea fa cadere tutti i brevetti sulle staminali embrionali in Europa, cosicché i risultati delle ricerche compiute, e non saranno così possibili benefici per i malati. Chi pagherà il prezzo maggiore alla fine sono sempre i cittadini: le ricerche continueranno nei laboratori degli Stati Uniti, in Sud America, in Asia e le cure che le industrie svilupperanno non saranno disponibili in Europa o saranno estremamente costose.
La nuova tecnica scoperta dall’equipe coordinata da Elena Cattaneo è la ulteriore prova provata che questi assurdi divieti antiscientifici vanno superati e rimossi. Per il bene dei cittadini, della scienza e la libertà di ricerca.
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