Praticanti avvocato / l'uovo di Colombo: le liberalizzazioni fan bene a chi deve entrare nel mercato del lavoro e alle casse dello Stato. Nella manovra economica un emendamento per aprire le porte al mondo del lavoro a circa 30.000 giovani

Intervento dei senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca
Nell'attesa del maxiemendamento del Governo che dovrebbe tradurre in pratica i principi auspicati e gli atti dovuti all'Europa in materia di liberalizzazioni del mercato del lavoro e degli ordini professionali, abbiamo presentato un emendamento alla legge di stabilità e di bilancio per i praticanti avvocato.
Si stima che in Italia esistono circa 30.000 praticanti avvocato, che si traducono in un esercito di potenziali partite IVA che attendono il superamento dell’esame di abilitazione per introdursi nel mondo del lavoro. Oggi giorno, l’esame di abilitazione alla professione forense rappresenta un ostacolo per tutti i giovani praticanti avvocato, visto che detta prova viene superata annualmente, a livello nazionale, da una percentuale media del 30%. I praticanti procuratori, dopo un anno dall’iscrizione nell’apposito registro, sono ammessi, per un periodo non superiore a sei anni, ad esercitare il patrocinio davanti ai tribunali del distretto nel quale è compreso l’ordine circondariale, limitatamente ad alcuni procedimenti.
Mentre il praticante avvocato, con determinati limiti di materia e territoriali, potrebbe già dopo un anno di tirocinio aprirsi una Partita IVA e lavorare autonomamente. È scoraggiato però ad entrare nel mondo del lavoro, per via di quel limite temporale di 6 anni.
Se un praticante avvocato abilitato al patrocinio (c.d. Patrocinatore Legale) si aprisse una partita IVA ed uno studio autonomo, avrebbe una grossa "spada di Damocle" sulla testa: perdere dopo 6 anni la possibilità di patrocinare e conseguentemente ritrovarsi senza lavoro, avendo "buttato" al vento 6 anni di contributi alla Cassa Forense.
L’ "uovo di Colombo" e il senso del nostro emendamento è quello di eliminare il limite di 6 anni: si verrebbe così a creare una figura intermedia di professionista, il Patrocinatore Legale, che aprirebbe le porte al mondo del lavoro a circa 30.000 giovani. Tutto questo, anche a livello economico, potrebbe portare numerosi vantaggi e un cospicuo incremento del gettito fiscale. Infatti, se solo i 30.000 Patrocinatori Legali versassero allo Stato la media di € 1.000 annue, l’Italia incasserebbe 30.000.000 euro in più, a partire da subito.
Di seguito il testo dell'emendamento e a questi link i primi commenti:
http://blog.donatellaporetti.it/?p=2514
http://www.mininterno.net/fmess.asp?idt=1657
Emendamento:
(Modifiche al regio decreto legge 27 novembre, n.1578 in materia di praticanti procuratori)
All’art. 8, secondo comma, del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, le parole ", per un periodo non superiore ai sei anni," sono abrogate.
All’art. 17, primo comma, numero 6 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, sono aggiunte le seguenti parole: "oppure aver conseguito il diploma biennale alla Scuola di Specializzazione per le professioni forensi di cui all’art. 17, commi 113 e 114, della legge 15 maggio 1997, n. 127 ed all’art. 16 del d. lgs. 17 novembre 1997, n. 398".
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