Staminali, Farina Coscioni: dalla Corte di Giustizia Europea non un divieto ma un ostacolo alla libertà di ricerca. A tutto vantaggio dei laboratori in America e Asia, e chi pagherà le conseguenze di questa sentenza sarà, come sempre il cittadino

Staminali embrionali

Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, parlamentare radicale e presidente onoraria dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Il divieto stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea di brevettare medicinali ricavati da cellule staminali non è un NO alla libertà di ricerca scientifica come interessatamente si vorrebbe far credere; costituisce però un “paletto”, un ulteriore ostacolo per chi è impegnato in tale ricerca: la decisione della Corte Europea farà cadere tutti i brevetti sulle staminali embrionali in Europa, i risultati delle ricerche compiute, e non saranno così possibili benefici per i malati. Non c’è di che compiacersi. Due i risultati concreti: 1) La ricerca scientifica sulle cellule staminali in Europa troverà non un divieto ma un grosso e discutibilissimo ostacolo. 2) Chi paga il prezzo maggiore alla fine sono sempre i cittadini: le ricerche continueranno nei laboratori degli Stati Uniti, in Sud America, in Asia e le cure che le industrie svilupperanno non saranno disponibili in Europa o saranno estremamente costose.
Contemporaneamente in commissione affari sociali della Camera, prosegue la discussione sui progetti di legge sulla donazione degli embrioni congelati per le coppie che ne faranno richiesta o destinarli alla ricerca scientifica e confido che progressisti e laici sapranno trovare una unità di intenti contro le tentazioni oscurantiste e clericali, che hanno regalato a questo paese una legge – la 40 del 2004 – che non ha riscontro con le legislazioni dei paesi civili, e non per un caso è stata letteralmente smantellata dalla Corte Costituzionale”.  

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