Manovra. Zamparutti: abolire agevolazioni sulle accise e introdurre tasse ambientali

Tasse

Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, ha presentato emendamenti per la soppressione delle agevolazioni sulle accise, in particolare per quanto riguarda i combustibili fossili, oltre a proporre una tassazione ambientale sull’emissione di sostanze inquinanti, a partire da una proposta di carbon tax. In proposito ha dichiarato:

“Ragioni ambientali e di mercato dovrebbero portare alla soppressione di tutte quelle agevolazioni sulle accise, prevalentemente sui carburanti, che gravano per oltre 3 miliardi di euro. A beneficiarne finora sono stati soggetti che operano nel trasporto aereo commerciale (1.614 milioni di euro); esercenti attività agricole ed assimilate (per 817 milioni di euro); imprese di trasporto marittimo (492 milioni di euro); opifici industriali (241 milioni di euro) e poi ancora, autotrasportatori, forze armate, tassisti, imprese di estrazione di idrocarburi o che svolgono attività siderurgiche e assimilate.”
Elisabetta Zamparutti ha proseguito: “Se al risparmio di almeno 3.388 milioni di euro per l’abolizione delle accise, si aggiunge l’introduzione di una tassa sulle emissioni inquinanti a partire dalla CO2 ma includendo anche NOx, SO2 ed altri composti, per un gettito complessivo di circa 3.500 milioni, che può essere destinato alla riduzione del carico fiscale sul lavoro, l’attuazione concreta del principio del chi inquina paga renderebbe in Italia quantomeno 7 miliardi di euro”.
La parlamentare radicale ha poi concluso: “Sono cifre che meritano attenzione soprattutto da parte di un Ministro che ha teorizzato tempo fa la necessità di spostare il carico fiscale dalle persone alle cose, dal lavoro all'energia, alle risorse naturali e all'inquinamento ma che fatica a praticarlo in questo Governo”.
Sono per lo più aiuti a settori fortemente inquinanti che vanno dal trasporto aereo commerciale (1.614 milioni di euro); esercenti attività agricole ed assimilate (per 817 milioni di euro); imprese di trasporto marittimo (492 milioni di euro); opifici industriali (241 milioni di euro) e poi ancora, autotrasportatori, forze armate, tassisti, imprese di estrazione di idrocarburi o che svolgono attività siderurgiche e assimilatefanno ricorso a combustibili fossili Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, ha presentato emendamenti per la soppressione delle agevolazioni sulle accise, in particolare per quanto riguarda i combustibili fossili, oltre a proporre una tassazione ambientale sull’emissione di sostanze inquinanti, a partire da una proposta di carbon tax. In proposito ha dichiarato:
“Ragioni ambientali e di mercato dovrebbero portare alla soppressione di tutte quelle agevolazioni sulle accise, prevalentemente sui carburanti, che gravano per oltre 3 miliardi di euro. A beneficiarne finora sono stati soggetti che operano nel trasporto aereo commerciale (1.614 milioni di euro); esercenti attività agricole ed assimilate (per 817 milioni di euro); imprese di trasporto marittimo (492 milioni di euro); opifici industriali (241 milioni di euro) e poi ancora, autotrasportatori, forze armate, tassisti, imprese di estrazione di idrocarburi o che svolgono attività siderurgiche e assimilate.”
Elisabetta Zamparutti ha proseguito: “Se al risparmio di almeno 3.388 milioni di euro per l’abolizione delle accise, si aggiunge l’introduzione di una tassa sulle emissioni inquinanti a partire dalla CO2 ma includendo anche NOx, SO2 ed altri composti, per un gettito complessivo di circa 3.500 milioni, che può essere destinato alla riduzione del carico fiscale sul lavoro, l’attuazione concreta del principio del chi inquina paga renderebbe in Italia quantomeno 7 miliardi di euro”.
La parlamentare radicale ha poi concluso: “Sono cifre che meritano attenzione soprattutto da parte di un Ministro che ha teorizzato tempo fa la necessità di spostare il carico fiscale dalle persone alle cose, dal lavoro all'energia, alle risorse naturali e all'inquinamento ma che fatica a praticarlo in questo Governo”.
 

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