Piccoli Comuni, Viale: si abolisce il comune ma non si cancellano il paese e le tradizioni. Alla marcia io non ci sarò. Il Pd ci ripensi

“Il PD Sbaglia ad inseguire la protesta dei sindaci dei piccoli comuni, dando l’impressione che di difendere clientele e nomine di secondo livello. De resto non si cancelleranno i paesi, le tradizioni, la cultura e le frazioni e i borghi, ma nasceranno nuovi comuni. 8000 comuni non sono una ricchezza, sono uno scandalo sul groppone della collettività regionale e nazionale.”
Con questa dichiarazione Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale del PD a Torino, conferma che non parteciperà alla processione reazionaria di molti piccoli comuni lunedì prossimo e invita il PD a non aderire come partito, ma solo come singoli esponenti.
Silvio Viale ha ribadito:
“Capisco la protesta di chi dovrà concorrere per diventare sindaco di un comune più grande, ma se piccolo fosse così bello e conveniente perché non dividere Torino in cento comuni? Con cento Sindaci? Perché non dare dignità di comune anche alla Falchera o a Cavoretto? Propongo ai sindaci che protesteranno di indicare con un po’ di trasparenza su un cartello gli ABITANTI, il BILANCIO DEL COMUNE e il NUMERO DEI NOMINATI IN VARI ENTI. Con la demagogia si fa tanto bel folklore ma non si va da nessuna parte. A parte gli inevitabili casi particolari, la riduzione di comuni e province (di queste vedrei bene anche la sparizione) è virtuosa al di là dell’attuale scenario economico e il PD dovrebbe emetterla di trincerarsi su posizioni difensive ”
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