Il Consiglio regionale mercoledì dovrà votare la proposta di legge per l’istituzione di Lazio Ambiente spa, un’operazione che si diceva nata per la necessità di salvare il Consorzio Gaia, ma che in realtà porterebbe la Regione a gestire, diciamo gestire, l'intero ciclo dei rifiuti, potenzialmente ovunque nel Lazio. Si tratta peraltro di una proposta di legge assolutamente e volutamente generica e la Giunta regionale non chiarisce, neanche ai consiglieri regionali, quale sia veramente la strategia e il piano industriale.
La proposta di legge non fissa altro che i termini per la costituzione della nuova società, senza peraltro chiarire obiettivi, procedure e missione della società stessa, ed è generica anche laddove non è specificato che gli impianti e le dotazioni vengano affidati ai gestori del servizio integrato dei rifiuti secondo quanto imposto dalla legislazione nazionale. Nessuna specifica è prevista circa l’azione che si intende porre in essere per l’intero ciclo dei rifiuti per non parlare dell’assenza totale di forme di trasparenza sia sulle nomine della società che sulle azioni della stessa. Il Consorzio Gaia ha dimostrato quanto la partitocrazia, in luogo della meritocrazia, sia capace di sperperare decine di milioni di euro portando al limite del baratro, in questo caso della monnezza, interi territori. Ora la Regione si vuol fare Comune e alla spartitocrazia Comunale vuole sostituire la propria.
Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella – Federalisti europei Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo
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