“Decine di migliaia di no TAV stanno cercando di raggiungere la Val di Susa, dove almeno altre 100.000 persone stanno fronteggiando 50.000 poliziotti in tenuta antisommossa.” 

Questi è la fotografia della situazione descritta da Silvio Viale, consigliere comunale di Torino e presidente di Radicali Italiani, che ha così commentato:

“Come auspicato ieri mi auguro ancora che l’unica querelle possa  essere quella sulla moltiplicazione del numero dei manifestanti, sebbene purtroppo si sta recitando il copione annunciato. Mi auguro che quanto stia accadendo serva per una riflessione su quanto sia irrealistica, oltre che sbagliata, l’ipotesi di cancellare la Torino-Lione.

Nelle linee programmatiche della Città di Torino Piero Fassino ha scritto che “Torino per essere grande, per contare in Europa, non può non stare nella rete dei grandi corridoi paneuropei lungo i quali nei prossimi decenni si realizzeranno gli investimenti e lo sviluppo de continente”. “in quest’ottica – è scritto –  la linea ad alta capacità Torino-Lione è essenziale” e “deve necessariamente passare per Valle di Susa”. L’appello è che i cittadini della valle ancora perplessi prendano atto di questo interesse generale e non si prestino a fare da prestanome a chi della valle vuol fare la madre di tutte le battaglie contro tutti i più diversi NO di questo mondo.”   

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