Carceri, Radicali a Casellati: su detenute madri nessuna polemica, solo tristi constatazioni di fatti

Carceri

Finocchiaro riconsideri calendario del Senato.

Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti e di Irene Testa, segretario dell'associazione Detenuto ignoto 
Eppure in discussione generale, durante le audizioni e in occasione del voto degli emendamenti, ci sembrava di aver evidenziato e articolato, assieme a tutti i membri del PD in commissione giustizia, quali fossero le poche cose da modificare perché il provvedimento sulle detenute madri potesse esser finalmente salutato come un riconoscimento dei diritti umani e delle necessità dei bambini - se proprio di quelli dei detenuti si ritiene di non dovercene interessare - che sono costretti a vivere in carcere colle proprie madri. Nessuna polemica strumentale, anzi un contributo alla riflessione! 
A tutto quanto detto, e senza che naturalmente venisse corrisposta argomentata spiegazione, è stato risposto di no in virtù della quasi unanimità ottenuta alla Camera, dove però la delegazione Radicale nel gruppo del PD non ha votato il provvedimento. Grazie all'audizione di associazioni, come A Roma insieme diretta dall'ex Onorevole Leda Colombini, la Commissione è stata aiutata nello studio delle parti della legge da modificare per andare nella direzione opposta da quella evidenziata da parte della sottosegretaria Casellati. Le preoccupazioni infatti sono relative alla permanenza della custodia cautelare in carcere per madri con figli minori, all'impossibilità di consentire loro di seguire anche al di fuori del carcere i bambini se malati, nonché rinviare al gennaio 2014 l'entrata in vigore delle norme, evitando quindi di spronare il Governo a mantenere finalmente la parola data col fantomatico piano carceri. Perché invece da Via Arenula ci si continua a opporre al buon senso in virtù di una serie di leggi manifesto che poi non trovano riscontro nella realtà dei fatti? Non si è imparato niente dall'inutilità dello "svuotacarceri"? 
In attesa di un sempre possibile cambiamento di posizione del Governo, auspichiamo che la Presidente Finocchiaro voglia riconsiderare la proposta di accelerare alla settimana prossima l'adozione del provvedimento che, lo ripetiamo, così articolato non aggiunge assolutamente niente di positivo all'esistente anzi, se non dovessero essere create case famiglia o istituti a custodia attenuata in numero sufficiente per ospitare una sessantina di persone, rischierebbe di restringere in carcere fino a sei anni i figli delle detenute...

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