Vacanze in vista Il bilancio slitta

Mancano due settimane all’inizio di agosto, che segna l’inizio della pausa estiva, e il rischio che l’approvazione del bilancio slitti a settembre è sempre più alto. Ieri sono stati depositati tutti gli emendamenti e come dimostrano anche le dichiarazioni dell’opposizione si preannuncia una lunga battaglia. «Anche quest’anno non daremo tregua a una maggioranza che sta piegando i milanesi sotto una quantità di tasse mai vista dal dopoguerra a oggi», ha dichiarato Riccardo De Corato. Stesso approccio dalla Lega: «Con i nostri 167 emendamenti cercheremo di indirizzare le risorse disponibili a bilancio verso chi soffre per la crisi economica». In totale sono 678 gli emendamenti preparati dai gruppi consiliari, con 234 di Fratelli d’Italia-An, seguiti da Forza Italia con 188, Lega con 167 e Ncd e Manfredi Palmeri con 54. Ci sono poi 10 emendamenti dal socialista Roberto Biscardini, 8 dal radicale Marco Cappato e 3 da M5s. Il Pd ne ha presentati 14.
Lunedì prossimo è già in calendario l’avvio della discussione, con la presentazione di tutte le proposte di modifica. Anche azzardando che ne saranno accolti solo la metà, difficilmente basteranno due settimane per arrivare al voto. E con agosto, la fuga sarà generale. Per la verità l’assessore al Bilancio, Francesca Balzani, ha detto all’ultima commissione (quando è stato annunciato il buco da 20 milioni di euro per via del contributo del Comune al bonus da 80 euro del governo Renzi) di essersi organizzata e di essere pronta a discutere anche in agosto. «Non siamo fra i Comuni che possono e devono usufruire del rinvio (il governo ha già concesso la proroga ai comuni fino a130 settembre, ndr): siamo partiti per primi, dobbiamo arrivare per primi», ha chiarito l’assessore. Ma stessa disponibilità non è stata offerta dai consiglieri di maggioranza. Anzi, pare il quorum sia garantito al massimo fino al 25 luglio.
Oltre al bilancio, sono in arretrato anche le delibere per le modifiche al regolamento e alle tariffe Cosap, quella sulle nuove tariffe negli impianti sportivi, senza contare il contestatissimo regolamento sul commercio congelato da mesi che prima o poi dovrà riapprodare in aula. Aspetta l’esame dell’aula anche la richiesta di una Commissione di inchiesta sui subentri in Galleria, in particolare quello di Versace nei locali prima occupati dall’ argenteria Bemasconi.
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