Una buona pista per i commissari Ue

Domani e mercoledì a Budapest si terrà la Sba Conferene: per la prima volta intorno a un tavolo siederanno i Mr Pmi già scelti da 19 Paesi su 27. Discuteranno di project bond per favorire il finanziamento delle grandi infrastrutture tramite investimenti privati, di attuazione dello Small business act, di spinta all'internazionalizzazione. Un menu ricco. Ma il "piatto forte" si sta cucinando 1.350 chilometri più a ovest. A Bruxelles saranno infatti trenta giorni di trattative, discussioni, contatti diplomatici. La posta in gioco? Fondi europei a misura di Pmi, con una corsia di accesso al credito riservata alle imprese di piccola e media taglia. Al lavoro, su questa pista, c'è il vicepresidente della Commissione Ue con delega all'industria, Antonio Tajani. Il suo obiettivo: imprimere un cambio di passo in nome della competitività nella definizione delle prospettive finanziarie pluriennali per il periodo 2013-2020, fissando non più un target di risorse (difficile da centrare), bensì un vincolo di destinazione e procedure più semplici e adattate alle Pmi. È un punto di svolta importante. Cifre in ballo ancora non ce ne sono, ma si tratta di decine di miliardi. Munizioni utili per le Pmi che devono fronteggiare spesso una concorrenza e una globalizzazione combattute ad armi impari. E una buona pista che fino al 1° luglio i commissari Ue faranno bene a seguire.
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