Un ginecologo combattente

Dalla Rassegna stampa

Non sono un fanatico che fa le crociate contro la Chiesa, anzi quest’anno ho mandato un paio di pazienti al consultorio del Movimento per la vita perché mi sembrava evidente che il bambino volevano tenerlo. Sono diventato una specie di celebrità da barricata solo perché ho chiesto di sperimentare una tecnica che in Francia è usata da decenni: vi ricorrono il 50% delle donne che vogliono interrompere la gravidanza. Abbiamo cominciato la sperimentazione nel 2005 con il consenso della regione Piemonte, ma l’allora ministro Francesco Storace ci bloccò.

A noi del Sant’Anna è toccato anche un procedimento penale, archiviato. Allora facemmo una cordata con Trento, Toscana, Emilia Romagna. Io andavo a prendere le scatole di Ru 486 a Pisa. Non tolleravo quella che si chiama «Bad practice», il ricorso a un metodo più arretrato e pericoloso quando è possibile evitarlo. L’intervento farmacologico riduce il rischio di due o tre volte. Nel 2010 lo abbiamo utilizzato con più di mille donne, il 25% delle Ivg. Lei mi dice che i movimenti cattolici lamentano le 400 mila presunte interruzioni dovute alle pillole del giorno dopo o di cinque giorni dopo? Ma lo sa che in Francia se ne fa un uso almeno doppio, che sono il doppio gli aborti veri e propri e anche il doppio i bambini che nascono? Perché? Non ho una spiegazione scientifica. Forse siamo un Paese depresso dove si fa poco l’amore.

 

 

© 2013 La Stampa. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Dichiarazione di Riccardo Magi e Antonella Soldo, segretario e presidente di Radicali Italiani, e di Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni:   L'articolo 16 della legge 194/1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza impone al ministro della Salute di presentare al...
Su Le Iene del 9 aprile scorso è stato mandato in onda un servizio approfondito sul caso dell’azienda Sert srl di Leinì (To) dell’imprenditore Riccardo Rastrelli, costretta alla chiusura causa edificazione (a quanto risulta abusiva) del nuovo cimitero di Mappano in territorio comunale di...
#AIFA perché senza ricetta solo #EllaOne e non #Norlevo e #Lonel? Silenzio assordante dell'Ordine dei Medici Con un tweet il ginecologo torinese Silvio Viale, esponente radicale e consigliere comunale del PD, chiede all'Aifa perché sia stata tolta la ricetta solo a EllaOne, la cosiddetta pillola...