Un dibattito sul fine vita, già deciso o da decidere?

CHIOGGIA - Un confronto tra il punto di vista laico e quello religioso sul "fine vita", argomento di grande delicatezza e complessità: "Il fine vita. Già deciso o da decidere?" chiude stasera la nona edizione di "Chioggia Incontra" al centro congressi Kursaal di Sottomarina, alle 21 (ingresso libero). D’eccezione gli ospiti. Mina Welby, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni, la cui proposta di legge sull’eutanasia ha già superato le trentacinquemila firme, discuterà con don Renzo Pegoraro della Pontificia Accademia per la Vita; interverranno due medici, Gianluca Sartore e Massimo Scanarini, sull’altrettanto scottante tema della tutela giuridica del medico che rispetti le volontà del paziente e dell’eventuale accompagnamento clinico. La cui regolamentazione legislativa è fortemente chiesta da Mina Welby (peraltro cattolica), moglie di Piergiorgio Welby divenuto un simbolo della battaglia per l’autodeterminazione del malato a scegliere il proprio destino: solo così, sostiene la vedova Welby, un medico sarà tutelato. Mario Riccio, che praticò la redazione terminale a Welby, fu a suo tempo incriminato, infine prosciolto.
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