Tra sprechi e spreconi gaffe e betulle, l'aula e cacofonica

Non mancano mai in Parlamento piccole circostanze imbarazzanti e questo fu il caso quando a Palazzo Madama il senatore Marco Perduca (Pd), nella discussione sulla grave crisi siriana in corso e sui massacri perpetrati dal regime del signor Bashar al Assad, segnalò una, così disse, distrazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, avendo nell'anno 2010 il Capo dello Stato insignito il presidente Assad della più alta onorificenza riconosciuta dalle istituzioni italiane, ovvero Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
«È una vergogna che va cancellata» esclamò il senatore Perduca, prima di essere richiamato dal presidente d'aula a usare espressioni più rispettose nei confronti della più alta carica della Repubblica. Altrettanto imbarazzo, alla Camera, suscitò l'inizio del dibattito sulla ratifica della Convenzione di Strasburgo contro la corruzione, quando prese la parola il relatore onorevole Renato Farina (Pdl). Non per ciò che disse. Ma per il fatto stesso che l'incarico di relatore di un provvedimento anticorruzione fosse stato affidato a un ex giornalista che, con il nome in codice, per di più un po' ridicolo, di «Betulla», è stato retribuito dai servizi segreti per discutibili servigi.
La faccenda sembrò incongrua ai più. Superate le prime scaramucce, si affrontò poi il delicato nodo del taglio della spesa pubblica e della nomina del dottor Enrico Bondi a superconsulente al taglio dei costi inutili. Qui l'ironia dei senatori si sbizzarrì. Il senatore Salvo Fleres affermò di preferire «all'eliminazione degli sprechi, l'eliminazione degli spreconi e delle cacofonie istituzionali», alludendo non si sa bene a chi. Suggestivo fu l'intervento di Francesco Rutelli che, annunciando il voto favorevole del suo gruppo, dichiarò non senza malinconia idraulica che «non si tratta di una goccia nel mare ma una girata di rubinetto in un momento in cui arriva un uragano di proporzioni straordinarie».
Per il Pd, il senatore Mauro Agostini rammentò che «il 10 per cento più ricco della popolazione italiana detiene e controlla il 44 per cento della ricchezza e che in Italia ci sono 1.876.000 bambini in condizione di povertà». Appesantiti da simili rivelazioni, i cuori furono sollevati dall'intervento del senatore Beppe Fioroni, al quale il sottosegretario alla Difesa Filippo Milone aveva poco prima garantito la sopravvivenza della stazione dei Carabinieri del comune di Norcia. «Ritengo» disse il senatore Fioroni «che, anche strategicamente, nei programmi di razionalizzazione della spesa, si debba comunque tener conto della necessità di garantire presidi in zone come quelle della Valnerina e del Comune di Norcia», affermazioni accolte da vive espressioni di approvazione dell'aula.
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