Testamento biologico La legge si fa attendere e i Comuni si alleano

Dalla Rassegna stampa

Oggi Silvio Viale (presidente Radicali Italiani, consigliere comunale Pd) e Igor Boni (coordinatore provinciale Associazione Radicale Adelaide Aglietta) si recheranno nella sede della Provincia di Torino per depositare la proposta di iniziativa popolare (sottoscritta da circa 200 cittadini) per l'istituzione di un registro provinciale dei testamenti biologici, a disposizione di tutti i residenti nei Comuni della Provincia di Torino che non hanno istituito un registro comunale. Ma l'iniziativa non è isolata: sono oltre un'ottantina in tutta Italia i registri per depositare il proprio testamento biologico ed ora i comuni che li ospitano si "alleano" nella “Lega degli enti locali per il registro delle dichiarazioni anticipate d i trattamento (dat)”, per tutelare le Dat espresse dai cittadini nei municipi, e far sì che abbiano valore giuridico, anche nel caso fosse approvato l'attuale ddl sul testamento biologico in discussione al Senato. Una alzata di scudi in difesa dei Registri per le Dat, dunque, nonostante una circolare del 2010 firmata dai ministri della Salute Ferruccio Fazio, dei Welfare Maurizio Sacconi e degli Interni Roberto Maroni, indirizzata proprio ai comuni, definisca tali strumenti «privi di qualunque efficacia giuridica».

La nuova lega, che ha tra i comuni capofila quello di Napoli, è stata costituita giusto sabato, all'VIII Congresso dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca. «Si tratta di una rete di amministratori locali - si legge nel manifesto costitutivo - che si impegna a promuovere il servizio pubblico dei Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento, a tutelare il diritto all'autodeterminazione dei cittadini anche attraverso gli adeguati strumenti giudiziari e ad individuare i principi giuridici che permettono alle amministrazioni locali di intervenire, nonostante controversie interpretative anche da parte ministeriale». In questo momento «è più che mai necessario difendere l'autodeterminazione e la libertà di scelta individuale continua il manifesto- anche attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze sull'istituzione dei registri dei testamenti biologici e la loro attivazione».

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