Stragi 92-93 spunta l'ex agente Cia

L'articolo di oggi avrebbe potuto essere dedicato ancora al tema delle indagini della Procura di Caltanissetta sulle stragi del 92-93, una vera miniera. Riferiva ieri Il Fatto di come sia entrata nell'indagine anche la Cia, anzi un suo settore deviato o meglio un suo spezzone privatizzato nelle mani di un ex agente infedele. Dunque i servizi deviati di oltreoceano e l'oltranzismo atlantico entrano nell'indagine giudiziaria nissena. Il personaggio chiave è Duane Clarridge, ex agente operativo in Italia ben prima delle stragi - poi in America latina dove incappa in uno scandalo e viene cacciato dalla Cia.
Questi i dati raccolti da Rizza e Lo Bianco nel loro articolo che racconta come poi il personaggio si fosse messo in proprio con una sua struttura. Come incrocia le stragi di mafia? Ecco, questo non è chiarissimo ma l'importante è l'effetto generale. Magari poi si scopre che il tizio in questione più che James Bond ricorda Emilio Fede, ma intanto sempre di Cia si tratta, dunque si possono sospettare trame sempre più complicate per evocare, anche dopo la caduta del muro, le pressioni atlantiche sulla politica del nostro paese. Evidentemente molti a sinistra amano farsi raccontare favole piuttosto che riflettere sui motivi politici delle sconfitte. Dev'essere uno dei motivi per cui questo giornale, che favole non ha mai raccontato, da domani chiude. Non mi resta che dare atto a chi lo ha diretto di avermi sempre lasciato scrivere senza veti o censure.
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