Le strade piene e le casse vuote In tre milioni all'Artigiano in Fiera

Le strade piene, le casse vuote. Il weekend ecologista ordinato alla città s'è chiuso con i negozianti davanti a Palazzo Marino, agghindati per Natale, barba bianca, cappello rosso e un sacco di carbone nero «regalato» al sindaco Giuliano Pisapia: «Gli affari sono collassati, abbiamo subito perdite fino al 65 per cento - denunciano i commercianti di quartiere da corso Buenos Aires a via Sarpi, da via Dante a via Lorenteggio, centro e periferie -. Chiederemo i danni!». Dopo due giorni di stop al traffico, tuttavia, una domanda resta inevasa: sul magro shopping di Sant'Ambrogio ha pesato più la crisi economica o il divieto di circolazione? L'assessore alle Attività produttive Franco D'Alfonso, per dire, considera il calo delle vendite «presumibile» ma non addebitabile alle misure antismog: «Piuttosto - riflette - è dovuto alla crisi economica che sta determinando una costrizione dei consumi».
Bisogna affidarsi ai numeri per valutare le ragioni degli uni e degli altri. Il mercatino degli Oh Bej! Oh Bej! ha registrato presenze da record: oltre 400 mila turisti, centomila più d'un anno fa. L'Artigiano in Fiera ha raccolto tre milioni di visitatori, in leggera crescita sul 2010: «Anche in un periodo eccezionale di crisi - sottolinea Antonio Intiglietta, presidente di Gestione Fiere SpA - la posizione più costruttiva è lavorare con positività. Un modo vincente di fare impresa».
Che fine ha fatto la città deserta? Lo shopping asfissiato dalle polveri? A leggere le statistiche Atm, Milano s'è mossa anche senz'auto: 170 mila passeggeri al giorno sui metrò diretti nei Bastioni, 35 mila accessi ai tornelli di Cordusio e Cairoli, più 40 per cento di passaggi in Duomo, oltre 40 mila persone accompagnate a Rho. La gente ha intasato i mezzi pubblici e affollato le strade. Non sempre s'è riversata nei negozi.
Prendiamo la Rinascente. «Abbiamo riscontrato un bel movimento, venerdì, oltre 40 mila presenze, addirittura superiori allo scorso anno - dice la direttrice Sonia Burgazzi -. Sabato, meno: un calo del 18 per cento. Un dato anomalo. Il sabato, tradizionalmente, è il giorno più "produttivo" della settimana». Bilanci e sensazioni. A Guglielmo Miani, patron di Larusmiani e presidente delle boutique di via Monte Napoleone, è parso di vivere un «weekend agostano». Luigi Ferrari è il portavoce dell'associazione «Le vie dello shopping» (che riunisce 18 distretti): «La congiuntura ha inciso sulla capacità di spesa, le famiglie sono in difficoltà. E però, senza macchina: dove li metti in regali? Li porti in tram? Il provvedimento del Comune ci ha rovinato». La rete degli esercenti di zona ha consegnato una letterina al sindaco, ieri: «Caro Giuliano, recentemente sei stato molto cattivo con i negozianti, facendo chiudere le porte delle loro botteghe e con l'inutile (e per loro dannosissima) chiusura della circolazione; vuoi far chiudere anche le loro attività?». Il messaggio: «Mai più blocchi al traffico».
I livelli di Pm10 sono rimasti sopra la soglia d'attenzione sia venerdì, sia sabato (69 microgrammi di Pm10 su un limite di 50), nonostante le concentrazioni misurate dall'Arpa siano «significativamente più basse» a Milano rispetto a quelle rilevate nella sua cintura esterna. Pisapia, ieri, ha difeso la linea: «È stata una scelta obbligata, necessaria e utile. Il blocco ha avuto un effetto positivo. Negli ultimi giorni c'è stato anche un dimezzamento del valore del biossido di azoto, particolarmente dannoso per bambini e anziani e per chi soffre di asma e di disturbi delle vie respiratorie». Insorge Giulio Galleria, Pdl: «Pisapia si arrampica sui vetri per giustificare una scelta scellerata». La maggioranza fa quadrato attorno al sindaco. Il pd Carlo Monguzzi: «Commercianti e opposizioni pensino all'interesse generale». Il radicale Marco Cappato: «I divieti al traffico rappresentano nell'immediato una scelta obbligata, come alternativa al non fare, e un passo importante nella giusta direzione». L'assessore provinciale all'Ambiente, Cristina Stancari, riunirà mercoledì i sindaci dell'area metropolitana: «Via a un protocollo d'intesa sulla strategia antismog e una cabina di regia sulle misure da applicare nelle fasi di emergenza».
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