Il sito web di Palazzo Cingi sotto attacco degli hacker ma nessun furto di dati

Attacco degli hacker di Anonymous al sito del governo italiano contro la censura sul web, ma il portale ha tenuto e non ci sono stati disservizi, a parte qualche rallentamento. L’incursione telematica era stata annunciata da Anonymous, il network di hacker pro-Wikileaks, con un comunicato «all’attenzione dei cittadini del mondo» diffuso lo scorso 30 gennaio, dal titolo Operation Italy. «La situazione politica ed economica in Italia - si legge- è diventata insostenibile. Il governo italiano ha tra le sue priorità quella di censurare il web...». Naturalmente, il messaggio non è sfuggito all’attenzione dei cyber-segugi del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), formato dalla Polizia delle comunicazioni. L’organismo si occupa infatti in via esclusiva della «prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale». «Avevamo già informato - spiegano - il gestore del sito ed i provider, in modo che potessero adottare adeguate contromisure».
L’attacco è stato di tipo Ddos (Distributed denial of service, Negazione di servizio distribuita) ed è partito puntuale alle 15. In pratica da centinaia e centinaia di computer è giunta una mole enorme di richieste al sito del Governo italiano, con l’obiettivo di intasare il server e bloccare il servizio. Il tentativo c’è stato, ma non ha prodotto danni, a parte qualche rallentamento nella connessione e la temporanea impossibilità all’accesso da alcuni Paesi esteri. Due gli accorgimenti adottati per evitare i blocchi: l’aumento della connettività da parte del gestore del sito in modo da sostenere l’impennata dei collegamenti e la neutralizzazione dei provider da cui è partito il maggior numero di richieste.
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