
07/02/11
Il Messaggero
Attacco degli hacker di Anonymous al sito del governo italiano contro la censura sul web, ma il portale ha tenuto e non ci sono stati disservizi, a parte qualche rallentamento. L’incursione telematica era stata annunciata da Anonymous, il network di hacker pro-Wikileaks, con un comunicato «all’attenzione dei cittadini del mondo» diffuso lo scorso 30 gennaio, dal titolo Operation Italy. «La situazione politica ed economica in Italia - si legge- è diventata insostenibile. Il governo italiano ha tra le sue priorità quella di censurare il web...». Naturalmente, il messaggio non è sfuggito all’attenzione dei cyber-segugi del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), formato dalla Polizia delle comunicazioni. L’organismo si occupa infatti in via esclusiva della «prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale». «Avevamo già informato - spiegano - il gestore del sito ed i provider, in modo che potessero adottare adeguate contromisure».
L’attacco è stato di tipo Ddos (Distributed denial of service, Negazione di servizio distribuita) ed è partito puntuale alle 15. In pratica da centinaia e centinaia di computer è giunta una mole enorme di richieste al sito del Governo italiano, con l’obiettivo di intasare il server e bloccare il servizio. Il tentativo c’è stato, ma non ha prodotto danni, a parte qualche rallentamento nella connessione e la temporanea impossibilità all’accesso da alcuni Paesi esteri. Due gli accorgimenti adottati per evitare i blocchi: l’aumento della connettività da parte del gestore del sito in modo da sostenere l’impennata dei collegamenti e la neutralizzazione dei provider da cui è partito il maggior numero di richieste.
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