Senatori a vita, in lizza lervolino e De Mita

Dalla Rassegna stampa

La corsa per un posto al Parlamento inizia prima in Campania, dove si è accesa una lotta all’ultimo colpo per accaparrarsi un seggio a Palazzo Madama tra le poltrone vacanti dei senatori a vita. Dopo la scomparsa di Giulio Andreotti ed Emilio Colombo, preceduti da Rita Levi Montalcini e Sergio Pininfarina, infatti, tra i senatori a vita si è creato un vuoto che potrebbe essere colmato proprio da un campano. Le condizioni per portare in uno dei due rami del Parlamento un esponente di spicco della politica o della società civile del Mezzogiorno ci sono tutte. C’è, in primo luogo, un ricco bacino al quale attingere, con personalità di spicco del mondo della politica che hanno segnato il Novecento e che sono pronte a dire la loro anche nel nuovo millennio.

C’è, poi, la possibilità di poter contare sulla malleveria del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, partenopeo d’hoc, che finora ha nominato solo l’ex premier Mario Monti, il 9 novembre 2011, per meriti in campo sociale e scientifico. Secondo l’ordinamento giuridico italiano, Napolitano può nominare almeno altri quattro senatori a vita. In pole position per un posto a Palazzo Madama c’è l’avvocato Gerardo Marotta, guida storica dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici, che vanta numerosi estimatori in tutto il mondo, tra i quali anche l’attuale ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray, in giovinezza studente presso l’Istituto. Marotta, che da sempre ha assunto posizioni apolitiche e si è dichiarato contrario alla nomina, in quanto lo priverebbe di «tempo prezioso da dedicare ai suoi studi», vanta tra i suoi numerosi sponsor anche gli esponenti della giunta de Magistris, e trova appoggi anche in consiglio comunale. Proprio in via Verdi, entro fine mese, dovrebbe arrivare una proposta ufficiale per la sua nomina a senatore a vita.

Ma la strada verso Palazzo Madama è irta di ostacoli, visto che in lizza per il prestigioso seggio ci sono anche altri candidati campani di "peso". In primo luogo, l’ex sindaco di Napoli ed esponente Pd, Rosa Russo Iervolino. Secondo indiscrezioni, Rosetta avrebbe già contattato Marotta, al quale avrebbe espresso massima solidarietà per lo stato di gravi condizioni economico-finanziarie nel quale versa l’Istituto per gli Studi Filosofici. In più, l’ex ministro dell’Interno avrebbe offerto a Marotta di organizzare un convegno presso il Senato per occuparsi della questione dell’istituto filosofico e trarlo finalmente fuori dalle secche. Altro candidato di lusso al seggio di senatore a vita è l’ex ministro Dc, Ciriaco De Mita. Il leader irpino dello scudo crociato avrebbe avuto uno scambio di battute con Sergio Marotta, nipote dell’avvocato, in un incontro presso il Suor Orsola Benincasa. Proprio con Sergio, De Mita si sarebbe complimentato per la candidatura dello zio. La partita, insomma, è ancora aperta e promette sviluppi interessanti nelle prossime settimane.

Tra i papabili per Palazzo Madama ci sono da annoverare Gianni Letta, Romano Prodi, Sergio Zavoli, Stefano Rodotà, mentre i radicali puntano sul leader storico Marco Pannella.

 

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