Sedicente ideologo arancione

Il mancato apparentamento tra Ambrosoli e i Radicali (che ieri hanno ufficializzato la corsa in proprio, Cappato candidato presidente) ha causato più di un'alzata di sopracciglia a sinistra. In parecchi hanno sottolineato le battaglie comuni su legalità e diritti, contro l'invadenza della politica. Nessuno però ha avvicinato l'asprezza polemica di un assessore della giunta Pisapia, Franco D'Alfonso. L'uomo che, autoproclamatosi ideologo degli "arancioni", già in altre occasioni aveva dettato la linea, salvo essere smentito dal suo stesso sindaco nel giro di poche ore. D'Alfonso considera il mancato accordo Ambrosoli-Radicali «privo di senso politico» e la questione della denominazione della lista (con la parola Amnistia) «meramente semantica». Dunque Ambrosoli merita la lezioncina: «Ricordi che la forma è sostanza in materia di giustizia, ma in politica è la sostanza che deve trovare la forma di espressione». Ti chiedi come mai un assessore di Pisapia usi toni tanto aspri nei confronti del candidato che dovrebbe sostenere. Poi guardi i nomi della lista civica di Ambrosoli e non trovi quelli che D'Alfonso si è dato da fare per sponsorizzare. E capisci il perché.
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