#Sbanchiamoli, proposta dei Radicali trova casa in Consiglio Regionale

Si chiama #Sbanchiamoli, con il simbolo di Twitter che precede la parola, perché vuole essere una campagna pervasiva di tutti i media. E’ quella lanciata stamani a Palazzo Ferro Fini a Venezia, sede del Consiglio regionale del Veneto, dai Radicali italiani e sposata dai consiglieri del Gruppo Misto Diego Bottacin, Sandro Sandri, Furlanetto e Bozza. Mettere fine al connubio tra banche e partiti, porre un freno all'ingerenza della politica nelle scelte di distribuzione del credito sono gli obiettivi della campagna «Fuori i partiti dalle banche. Credito a chi merita».
Attraverso questa iniziativa i Radicali vogliono puntare un faro sulla strettissima relazione esistente fra il mondo politico e gli istituti bancari che ha conseguenze dirette sull'accesso al credito da parte di cittadini e imprese. I partiti, infatti, attraverso gli enti locali, controllano le fondazioni bancarie e queste, a loro volta, scelgono gli amministratori delle banche che decidono come distribuire il credito. Gli ideatori della campagna spiegano che, per esempio, la Fondazione Cariverona, azionista di Unicredit, a fine 2012 poteva contare su un patrimonio netto di 2 miliardi e 648 milioni di euro. Ne distribuisce poco meno di 119 l’anno, mentre spende 2 milioni per compensi e rimborsi agli organi statutari e più di 4 milioni per il personale, oltre che 158 mila euro in consulenti esterni.
Alla denuncia segue la proposta di riforma che con una legge che è già stata presentata ai presidenti di Camera e Senato e ai rappresentanti dei gruppi parlamentari. Nel documento si chiede di separare l'attività delle fondazioni bancarie, guidate dai partiti, dalle banche. «Ho letto la proposta di riforma e ne condivido intenti e finalità – ha dichiarato stamani il consigliere Bottacin -. E’ particolarmente importante in questo periodo perché tutte le fondazioni bancarie si sono trasformate in dinastie dove si esercita un potere politico improprio e autoreferenziale» L'iniziativa presentata ha già fatto tappa a Parma, Roma, Milano, Genova e Torino.
«Attraverso la nostra proposta di riforma – ha spiegato Valerio Federico, dei Radicali -, offriamo a Matteo Renzi un'occasione di rottamare la vecchia politica. Porre fine all'ingerenza dei partiti nelle banche sarebbe una vera rottamazione. Per quanto riguarda gli enti locali, invece, chiediamo a chi li governa quali sono stati i benefici che le fondazioni bancarie hanno portato in termini di credito alle piccole e medie imprese. Noi sappiamo che non ci sono stati; se qualcuno afferma il contrario lo dimostri».
Sul web è stato lanciato il canale www.radicali.it/banche dove si possono trovare tutti i documenti di approfondimento e firmare la petizione, mentre su Twitter è attivo l'hashtag #sbanchiamoli.
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