Sanità privata, scontro Governo-Regione sugli accreditamenti

Dalla Rassegna stampa

È scontro tra Governo e Regione sulla legge che la Pisana ha varato in tema di accreditamenti di strutture sanitarie private. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un'impugnativa con la quale ritiene di dover proporre la questione di legittimità costituzionale su questa legge. Le norme regionali in esame, secondo il Governo, «consentono alle strutture sanitarie private di continuare ad operare, addirittura in regime di accreditamento, in assenza dei requisiti di legge e in attesa dell'eventuale successiva acquisizione delle certificazioni comprovanti il possesso dei predetti requisiti di legge». La stessa legge, infatti, «non prevede un limite temporale certo e prefissato di cessazione del regime di accreditamento provvisorio per le strutture che non abbiano i requisiti per l'accreditamento». Una situazione che, secondo l'esecutivo, «può rivolgersi a discapito dei pazienti che vengono a essere privati della garanzia di qualità delle prestazioni sanitarie, con violazione del diritto alla salute e violazione del principio di eguaglianza».

I consiglieri regionali dei Radicali, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, sottolineano di aver denunciato «sin dal primo momento una legge irricevibile che da una parte ha riaperto i termini per l'accreditamento di strutture che si sono sentite extraterritoriali anche sul rispetto delle leggi, dall'altra ha stabilito il principio secondo il quale la programmazione sanitaria si fonda sulla dislocazione delle strutture private e non su chi quel servizio lo paga». La bocciatura della legge sugli accreditamenti «conferma che questa amministrazione regionale è alla deriva - commenta il capogruppo regionale Pd Esterino Montino - Voleva essere una furbesca scorciatoia a favore della sanità privata si è rivelata un bluff clamoroso: le strutture private dovranno ricominciare tutto l'iter dell'accreditamento daccapo in base alle profonde modifiche richieste e che dovranno passare al vaglio del consiglio regionale».

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