«Sabbie mobili», ricordo degli esuli

Oggi, in occasione della Giornata del Rifugiato, istituita dall'assemblea generale dell'Onu con una risoluzione adottata all'unanimità nel 2001 e con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sofferenze degli esuli e sostenere gli sforzi delle organizzazioni impegnate nel settore, si inaugura una mostra di rifugiati politici del Centro Enea di Roma, presso l'Auditorium di Mecenate in Largo Leopardi. La «Mostra del Ricordo - Sabbie mobili» è stata realizzata dai ragazzi rifugiati per ricordare i loro parenti e amici deceduti nel viaggio che li ha portati in salvo in Italia.
L'esposizione è nata dal desiderio di comunicare il dolore e le speranze che questi ragazzi portano come unico bagaglio quando, fortunosamente, riescono ad approdare sulle sabbie del territorio italiano. Raccontare attraverso la sabbia e i colori quello che non si può narrare: la guerra, l'odio etnico e religioso, le mutilazioni del corpo e dell'anima, la paura di morire, il ricordo di chi non è sopravvissuto alle sabbie del deserto e del mare che li ha inghiottiti. Ma anche la speranza di essere in un paese democratico che può offrirgli non solo accoglienza ma l'opportunità di vivere la vita e di poter guardare al futuro senza paura.
In questo viaggio di colori e sabbie sicure i ragazzi sono stati accompagnati dall'artista romano Paolo Bielli.
Promossa dall'Assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale, dalla Commissione Cultura di Roma Capitale e dall'Associazione Culturale Iter su proposta della Cooperativa Sociale Arte Integrale, la mostra sarà aperta questa mattina dalle ore 10 alle ore 19.30 e domani dalle ore 10 alle ore 19.
Oggi, alla presentazione dell'evento (alle ore 12) parteciperanno i ragazzi rifugiati del centro Enea con tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dell'evento.
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